COSENZA – Udienza preliminare questa mattina al Tribunale di Cosenza sul processo “Coopservice”, la cooperativa di Reggio Emilia aggiudicataria dei lavori di pulizia nei plessi ospedalieri “Annunziata” e “Mariano Santo” di Cosenza e “Santa Barbara” di Rogliano e finita nell‘inchiesta “Silence” del dicembre 2020 eseguita dai carabinieri di Cosenza e della Guardia di finanza coordinata dalla Procura di Cosenza. Al centro delle indagini proprio la società aggiudicataria dell’appalto per le pulizie e i servizi integrativi leader internazionale nel settore. Secondo le indagini la ditta, che aveva ottenuto un appalto da 25 milioni di euro, a bando scaduto aveva continuato ugualmente a prestare servizio fatturando una quantità di ore assolutamente non corrispondente a quelle effettivamente prestate: circa 177mila ore di lavoro mai effettuate. Questi comportamenti illeciti avrebbe prodotto ingiusti profitti per un importo complessivo di oltre 3 milioni di euro prefigurando i reati di “truffa aggravata ai danni dello Stato” e “frode in pubbliche forniture”.
Il pubblico ministero Margherita Saccà ha chiesto il processo per tutti gli indagati e per la società Coopservice come persona giuridica: Maria Giacinta, Francesco Spadafora, Mario Veltri, Monica Fabris; Gianluca Scorcelletti; Fabrizio Marchetti; Salvatore Pellegrino; Massimiliano Cozza, Teodoro Gabriele, Achille Gentile (ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera cosentina), Giancarlo Carci e Renato Mazzuca. Il Gup Salvatore Carpino ha revocato le misure cautelari ed aggiornato le sedute all’8, 12 e 19 ottobre 2021 per la discussione delle difese.