COSENZA – Stalking e minacce di morte alla ex e al suo nuovo compagno. Questo pomeriggio la Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime e, in particolare, nei luoghi in cui dimorano e svolgono le loro attività lavorative con l’ulteriore divieto di non comunicare coi predetti, attraverso qualsiasi mezzo, emessa dal procuratore di Cosenza Mario SPAGNUOLO, a carico di un 34 enne, di Cosenza, pregiudicato, ritenuto responsabile del delitto di cui all’art 612 bis (atti persecutori) ai danni della ex compagna.
Stalking e minacce di morte
Le indagini hanno permesso di dimostrare che l’uomo, già rinviato a giudizio per il reato di maltrattamenti in famiglia sempre ai danni della ex compagna dalla quale è separato, ha continuato a rivolgerle ripetuti e numerosi messaggi di minacce di morte. Inoltre, dopo aver saputo che la donna aspettava un figlio dal nuovo compagno, la tempestava di sms in tutte le ore del giorno, divenendo nei confronti della stessa e del suo nuovo compagno così incisivo e violento al punto da provocare nelle vittime un fondato timore per la loro incolumità.
Lo stalker ha tentato anche di obbligare la malcapitata a ritirare le denunce da lei presentate nei suoi confronti, facendole intendere chiaramente che se non avesse ceduto, non si sarebbe dovuta meravigliare di qualche danno all’autovettura o se “qualcuno l’avesse presa a calci nella pancia”. La vittima, seppur fortemente terrorizzata, è rimasta ferma nelle sue decisioni e non si è fatta intimorire confidando nella Legge.
L’esperienza del personale della 3^ Sezione “Reati contro la persona, reati contro i minori e reati sessuali” della Squadra Mobile ha consentito agli investigatori di aiutare il nucleo familiare a superare le paure che lo attanagliavano, tanto che raccontavano le violenze subite, facendo sì che si potesse intervenire con tempestività e determinazione nella vicenda, individuando e raccogliendo tutti gli elementi a carico del cosentino, che, rassegnati alla competente A.G., hanno consentito l’emissione in brevissimo tempo della misura cautelare in argomento.