COSENZA – Una città intera ma anche diversi centri della provincia tappezzati da alcuni striscioni con un solo messaggio, chiaro e diretto: “Guarascio vattene“. Cosenza e i suoi tifosi contestano in modo definitivo la gestione del patron rossoblu, invariata negli anni con costi al risparmio e per loro oramai al capolinea: “budget ridicoli stanziati per allestire la squadra – scrive il gruppo Anni Ottanta sui social – nonostante svariati milioni di euro incassati da contributi della Lega, sponsor e diritti tv, nessuna programmazione, zero investimenti nel settore giovanile, ritiri estivi iniziati con una manciata di tesserati, pochissimi giocatori di proprietà a fronte di una marea di prestiti. Tutto ciò non poteva che avere come conseguenza i disastrosi risultati sportivi che sono sotto gli occhi di tutti”.
Contro il presidente piovono critiche dunque, soprattutto quella di non aver “brillato” neanche nel rapporto con i tifosi: “nessuno slancio, nessuna passione, interviste surreali, il Cosenza definito un “hobby” in diretta tv, fino ad arrivare al vergognoso “daspo societario” inflitto ad un tifoso ultrasessantenne che aveva osato contestarlo allo stadio”.
Tifosi che si sono sentiti calpestati nei sentimenti e umiliati dopo aver “macinato chilometri con ogni mezzo per non far mai mancare il proprio supporto verso questi colori”. Da qui è nata un’iniziativa di protesta che vede apparso in ogni angolo di Cosenza lo stesso messaggio contro Eugenio Guarascio: “A retrocedere è stato un presidente avido ed incompetente, non la tifoseria rossoblù – conclude il post su Facebook dei tifosi del Gruppo Anni Ottanta – Noi non smetteremo mai di amare questa città e questi colori”.+