COSENZA – Sembrava uno dei tantie purtroppo dolorosi casi di codice rosso, commessi in danno dell’ex fidanzata. E la denuncia di quest’ultima ha innescato una rigorosa indagine da parte degli inquirenti i quali su disposizione dell’Autorità Giudiziaria hanno costretto l’uomo alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, poi aggravata in quella degli arresti domiciliari durati per quasi un anno. Dal risultato delle indagini è nato un processo a carico di S.P, 58 anni, difeso dall’avvocato Marlon Lepera del Foro di Cosenza, accusato del reato di tentata violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking.
I delitti per cui si è proceduto, avrebbero comportato una pena superiore ai sei anni di reclusione e per la natura degli stessi, in quanto ostativi alla concessione delle misure alternative alla detenzione, si sarebbero aperte per l’uomo le porte del carcere. Il difensore dell’imputato, nel corso dell’ istruttoria dibattimentale, è riuscito a far emergere le contraddizioni e, quindi, l’inattendibilità della persona offesa, una 57enne di Cosenza costituita parte civile. Sono stati sentiti, oltre alla presunta vittima, anche la figlia di quest’ultima, i poliziotti che hanno condotto le indagini ed un vicino di casa. L’avvocato Marlon Lepera è riuscito a smontare in singoli segmenti ’impianto accusatorio dimostrando per ogni singolo reato l’ innocenza dell’imputato. Il Tribunale in Composizione Collegiale, presieduto dalla dottoressa Carmen Ciarcia, giudici a latere dottoressa Francesca Familiari e la dottoressa Urania Granata, ha condiviso tale ricostruzione dei fatti dichiarando altresì estinta la misura cautelare in precedenza applicata, mandando assolto da ogni accusa l’imputato.