CATANZARO – “Non dipende da me mantenere la zona rossa. L’indice Rt si è attestato sotto uno, sabato era a 0.80 per cui era previsto il passaggio in zona arancione“. A dirlo il commissario per la Sanità in Calabria Guido Longo a margine dell’inaugurazione dell’hub vaccinale di Catanzaro, parlando del passaggio della Calabria da zona rossa ad arancione accolto, da più parti, con dubbi e perplessità visti i livelli dei contagi. Longo ha poi parlato della situazione negli ospedali del cosentino, ormai saturi nei reparti Covid, affermando che sono stati recuperati “50 posti fra Rossano e Acri e quindi riusciamo a fare fronte, con la speranza che la variante ci risparmi”.
Varone, “in altro ci sono varie categorie di vaccinati”
“All’interno da quanto mi dicono ci sono docenti, magistrati piuttosto che altre categorie che possono essere pazienti fragili che però non erano stati inseriti in piattaforma in quanto i loro codici non erano arrivati”. Lo ha detto il direttore generale del dipartimento Protezione civile della Regione Calabria, Fortunato Varone, delegato del soggetto attuatore per l’emergenza Covid, a margine dell’inaugurazione del nuovo centro vaccinale rispondendo ai giornalisti su chi sia stato inserito nella categoria “altro” riguardante le vaccinazioni contro il Covid. Per quanto riguarda la situazione critica nel cosentino dove i reparti per malati Covid sono saturi, Varone ha sostenuto che “bisogna incrementare posti letto. Abbiamo lavorato tanto su Catanzaro, su Villa Bianca, abbiamo fatto tutte le attività che potevamo come Protezione civile, abbiamo rivisto i gas medicali, l’ossigeno. Sostanzialmente è pronta, manca soltanto un trasloco che è a carico del commissario per spostare alcuni mobili e quindi attivabile immediatamente così da consentire un trasferimento da Cosenza eventualmente“. Tornando al tema delle vaccinazioni, Varone ha sostenuto che il lavoro adesso è finalizzato ad “avere più vaccini. Abbiamo inviato alle Asp una richiesta di fabbisogno settimanale e giornaliero rispetto ai punti vaccinali per capire quale è la potenzialità e capire come gestire i calendari. Questo è un problema che si è verificato sulla piattaforma perché alcuni punti vaccinali, non aprendo i calendari sul sistema, generano delle file che fanno sì che non si trovino i posti”. (ANSA).