SANREMO – Era originaria di Gioia Tauro Caterina Giovinazzo, 88 anni, finita in ospedale dopo aver accusato un malore forse legato allo shock di aver ricevuto quella bolletta così alta per lei. Solo dopo si è scoperto che il conteggio era sbagliato e che quell’importo, 15.339 euro, era frutto di errore. Intanto però l’anziana, dopo 15 giorni, è morta la notte di Natale all’ospedale di Sanremo, in Liguria. Solo dopo si è scoperto che quei soldi non erano dovuti. I tre figli, le nuore, i nipoti, i fratelli e le sorelle chiedono la verità anche perchè in molti hanno messo in relazione il malore e il successivo decesso della donna con la notizia della cifra da pagare all’azienda fornitrice per la rete idrica.
Secondo quanto raccontato dalla famiglia nonna Caterina si sarebbe sentita male dopo che la nuora le ha letto i dati della bolletta, arrivata in banca il 14 novembre. Mentre lei veniva trasferita d’urgenza e in gravi condizioni in ospedale, i parenti hanno voluto approfondire e riguardando le vecchie bollette hanno accertato che il consumo massimo dell’acqua nella casa dell’anziana era di pochi metri cubi mentre la bolletta indicava dal 21 febbraio al 31 ottobre un consumo di 4.182 metri cubi d’acqua. «Un’errata lettura del contatore», secondo il fornitore, calcolata sulla base di una foto-lettura non corretta.
In merito alla vicenda il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, ha annunciato di voler presentare un’interrogazione per conoscere la verità. “Bisognerà accertare il rapporto di nesso che pare evidente, in una signora già fragile, e non bastano certo le scuse della società. È impensabile che gli anziani debbano essere spesso vittime di errori del genere e sulla mia corregionale chiederò la verità”.
