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Al via i saldi estivi: in Calabria si stima una spesa di 140milioni di euro. Impatto economico per Cosenza del 36%

Calabria

Al via i saldi estivi: in Calabria si stima una spesa di 140milioni di euro. Impatto economico per Cosenza del 36%

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COSENZA – I saldi estivi 2025 partono con il piede giusto in Calabria, dove si prevede una spesa complessiva tra i 127 e i 142 milioni di euro, secondo i dati diffusi da Confcommercio Calabria. La propensione all’acquisto si attesta al 75%, con un incremento rispetto al 2024, in linea con il trend nazionale. Tra i calabresi coinvolti, si stimano oltre 750mila consumatori attivi su una popolazione tra i 18 e i 70 anni, con una spesa media compresa tra 120 e 200 euro a persona.

Commercio di prossimità in prima linea

Le piccole imprese restano protagoniste del comparto saldi. L’indagine, condotta dal Centro Studi Confcommercio Calabria, ha coinvolto un campione di aziende con organico ridotto (da 0 a 10 dipendenti) e pochi punti vendita (da 1 a 5), appartenenti per il 57% al settore dell’abbigliamento, il 43% agli accessori, il 29% alle calzature.

Il 72,4% degli esercenti prevede un incremento delle vendite, mentre solo un quarto teme un calo. Nessuno, invece, si aspetta risultati invariati. Tra i fattori che incideranno sulle vendite figurano la situazione economica generale (57,1%), il marketing (28,6%), le preferenze dei clienti (14,3%), eventi straordinari e incremento degli acquisti online (entrambi al 14,3%). Quanto agli sconti, il 57,3% applicherà riduzioni tra il 10% e il 30%, il restante 42,7% opterà per ribassi tra il 40% e il 60%.

Santagada: “Segnali positivi, il consumatore è più maturo”

Maria Santagada, direttrice di Confcommercio Calabria, è molto ottimista: “I saldi estivi 2025 confermano la voglia di tornare nei negozi fisici, soprattutto nel commercio di prossimità. Aumenta l’attenzione verso prodotti di marca e qualità, segno di una maturità crescente tra i consumatori, che oggi scelgono in modo più consapevole.”

I consumi provincia per provincia

L’impatto economico atteso è distribuito così:
Cosenza: 36%
Reggio Calabria: 33%
Catanzaro: 19%
Vibo Valentia: 10%
Crotone: 8%

Le province di Cosenza e Reggio Calabria guidano la classifica per numero di acquirenti attivi e vivacità dei centri commerciali urbani. Vibo, invece, beneficia della stagione turistica ma soffre una rete commerciale meno capillare.

Ma cosa comprano i calabresi e quali sono i prodotti più richiesti?
– Abbigliamento: 84%
– Calzature: 76,8%
– Accessori e articoli sportivi: +8,3%

I negozi fisici restano il canale preferito: 65% dei consumatori calabresi li sceglie rispetto al 58,2% della media nazionale. L’acquisto è spesso pianificato: il 57% degli acquirenti dichiara di aspettare i saldi per fare spese mirate.

Guida pratica: cosa sapere prima di acquistare

Cambio merce: è a discrezione del negoziante, salvo difetti. Per prodotti danneggiati o non conformi, il cliente ha diritto a sostituzione, riduzione o rimborso (art. 135 bis del Codice del Consumo).

Acquisti online: è sempre possibile il reso entro 14 giorni, anche senza difetti, tranne per prodotti personalizzati.

Prova dei capi: non è obbligatoria, è una scelta del commerciante.

Pagamenti: è obbligatoria l’accettazione di carte. Si incentivano i metodi cashless.

Trasparenza dei prezzi: il negoziante deve indicare il prezzo iniziale, percentuale di sconto e prezzo finale. Durante i saldi, il prezzo iniziale corrisponde al prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti (art. 17 bis Codice del Consumo, direttiva UE “Omnibus”).

 

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