CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Luci ed ombre. E’ questa un po’ la storia della sanità calabrese e, spesso, le luci sono relative alla qualità dei nostri medici, le ombre a questioni inerenti l’organizzazione e la carenza di personale.
Un esempio abbastanza chiaro è quello che arriva da Corigliano Rossano e, precisamente, dal “Nicola Giannettasio” di Rossano, struttura ospedaliera che compone lo Spoke della cittadina ionica.
Nel reparto di cardiologia, infatti, è stato eseguito il primo intervento per il trattamento dello scompenso cardiaco refrattario. Al di là degli aspetti squisitamente tecnici, si tratta di un’operazione eseguita con una tecnica decisamente innovativa della quale si è potuto avvalere un paziente di 58 anni.
L’intervento eseguito, quindi, entra a far parte di quei capitoli legati alla buona sanità, che, spesso, riguarda la professionalità dei medici.
Sempre nello stesso ospedale, però, si sono vissuti nelle ultime ore problemi ben diversi. Il riferimento è al Pronto Soccorso del Giannettasio, che è stato preso letteralmente d’assalto. L’influenza sta colpendo milioni di persone in tutta Italia ed anche in Calabria le cose non vanno in maniera diversa. A Corigliano Rossano sono stati tanti i pazienti che si sono recati al Pronto Soccorso per conseguenze legate all’influenza stagionale. Ai casi di influenza si aggiungono quelli legati al Covid. Sintomi praticamente simili ed il rischio che i pazienti possono restare a contatto con altro.
Il tutto senza considerare la carenza di personale, che non riguarda solo il Giannettasio, ma tutta la sanità calabrese con medici ed infermieri costretti a fare gli straordinari.
