Calabria
Aggredisce medici e infermieri nel Pronto Soccorso del “Giovanni Paolo II”, arrestato 24enne
LAMEZIA TERME (CZ) – Un migrante gambiano di 24 anni è stato arrestato ieri sera dopo che ha aggredito e malmenato due medici cubani e due infermieri nel Pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. L’episodio ha provocato momenti di tensione e di paura tra il personale dell’ospedale, rimasto per un periodo di tempo alla totale mercé del migrante, risultato, tra l’altro, assuntore di sostanze stupefacenti.
I due medici aggrediti, facenti parte del contingente di sanitari di nazionalità cubana utilizzati dalla Regione Calabria per sopperire alle carenze di personale sanitario, sono stati aggrediti mentre gli prestavano le cure necessarie per un grave stato di alterazione psicofisica. La stessa persona, tra l’altro, poco prima, aveva aggredito due infermiere. L’uomo, dopo l’arresto, è stato piantonato in ospedale, dove è stato sottoposto alle cure necessarie per attenuare il forte stato di agitazione e prevenire ulteriori comportamenti violenti. I due medici ed una delle due infermiere aggredite, che hanno riportato prognosi variabili tra i 15 ed i 3 giorni, hanno sporto formale denuncia.
D’amico (Lega): “Piena solidarietà ai sanitari aggrediti”
“Ancora una volta il personale del Pronto Soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme è stato vittima di una violenta aggressione. Un uomo in evidente stato di alterazione ha dato in escandescenza aggredendo in modo brutale medici e operatori sanitari, provocando danni e seminando panico tra i degenti e il personale in servizio. Solo il tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine ha permesso di riportare la situazione sotto controllo, evitando conseguenze ancora più gravi. Esprimo la mia piena solidarietà a nome di tutta la Lega, ai medici e agli operatori coinvolti. È inaccettabile che chi ogni giorno lavora in condizioni già estremamente difficili debba anche rischiare la propria incolumità”. Così Antonietta D’Amico, Commissario della Lega a Lamezia Terme.
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