Provincia
A processo per un’autodichiarazione durante il Covid. Dopo 5 lunghi anni assolto 35enne Cosentino
PAOLA – Dopo ben 5 anni, si chiude la vicenda giudiziaria di C. M., un 35enne di Lago, difeso dall’avvocato Francesco Bennardo del foro di Paola. Il Tribunale di Paola in composizione Monocratica (giudice Sara Cominato) alcuni giorni fa lo ha assolto con la formula più amia “perché il fatto non sussiste”, mettendo fino ad un vicenda che ha tenuto per tanti anni sotto indagine il giovane, accusato di “falso ideologico” relativamente a quanto aveva dichiarato nell’autodichiarazione che veniva utilizzata per spostarsi durante il lockdown in piena pandemia.
I fatti: siamo in pieno periodo Covid e in Italia è in vigore il lockdown. L’uomo, il 30 marzo del 2020, venne fermato in auto nei pressi di Lago. Fornì l’autodichiarazione e spiegò che lo spostamento era dovuto a comprovate esigenze lavorative perchè stava stava tornando a casa dopo aver lavorato. Aveva un incarico di consulente esterno per un progetto sperimentale nel comune di Domanico per conto di di E-Distribuzione.
Secondo l’accusa, invece, quello che aveva attestato nell’autodichiarazione era falso perchè interpellata “la società aveva evidenziato che il 35enne non era un loro dipendente e che a Domanico non erano in programma lavori alla rete di distribuzione“. In realtà, come ha dimostrato in sede di dibattimento il suo legale, il 35enne aveva detto e soprattutto scritto la verità in quell’autodichiarazione, perchè era consulente di un’impresa che lavorava in appalto per E-Distribuzione. È quindi emerso che nelle indagini era stata interpellata solo E-Distribuzione e non tanto l’impresa in appalto per la quale il giovane lavorava. Per questo motivo il giudice ha assolto il 35enne “perchè il fatto non sussiste”.

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