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Chiude il compagno a chiave in camera da letto e chiama i carabinieri

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Chiude il compagno a chiave in camera da letto e chiama i carabinieri

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La donna è stata trovata dai militari davanti casa, a Trebisacce, con il volto coperto di sangue

 

TREBISACCE (CS) – I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno arrestato domenica sera T.G. 43enne originario della provincia di Bari. L’uomo che da circa un anno vive a Trebisacce è accusato di maltrattamenti contro familiari, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. I militari della locale stazione, allertati da una chiamata che segnalava una violenta lite in un’abitazione del centro sono accorsi immediatamente sul posto. Al loro arrivo hanno trovato all’ingresso di casa una donna disperata, in lacrime, con il volto tumefatto e il sangue che scorreva copioso dal naso e dalla bocca che diceva di essere stata pestata dal convivente. L’uomo si sarebbe scagliato contro di lei prima insultandola verbalmente e poi aggredendola fisicamente con una ferocia tanto sproporzionata, quanto immotivata.

 

All’interno dell’appartamento i carabinieri hanno infatti trovato stanze a soqquadro, suppellettili infranti a terra e le porte di alcune stanze abbattute. La signora infatti era riuscita a scappare dalla furia del compagno solo grazie ad un gesto istintivo, quanto provvidenziale, che l’aveva portata a chiuderlo all’interno di una camera da letto. Una volta aperta la porta però l’uomo ha subito aggredito la compagna e poi si è accanito contro i militari, che lo hanno quindi bloccato e lo ammanettato. Facendo accertamenti approfonditi, nonché ascoltando il racconto della donna, i Carabinieri di Trebisacce hanno scoperto che le violenze nei confronti della signora continuavano periodicamente dal lontano 2008 costringendola in più occasioni ad essere soccorsa dai sanitari del 118.

 

La donna è stata accompagnata presso il locale pronto soccorso, che ha riscontrato la rottura del dente incisivo mediano superiore, nonché la presenza su tutto il corpo di contusioni, escoriazioni ed ematomi. Il compagno invece è stato tratto in arresto e d’intesa con il Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Dott. Eugenio Facciolla, e tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo. Nella giornata di ieri si è celebrato il giudizio, a seguito del quale il G.I.P. ha convalidato l’arresto e confermato nei confronti dell’uomo la misura cautelare carceraria, in attesa di giudizio.

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