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Progetto “Teatro DanzAbile”, l’arte come integrazione e inclusione sociale (AUDIO)

Cultura & Spettacolo

Progetto “Teatro DanzAbile”, l’arte come integrazione e inclusione sociale (AUDIO)

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L’associazione “Petite grand etoile” ha promosso il progetto denominato “Teatro DanzAbile” che ha l’obiettivo di formare figure in grado, attraverso l’uso delle arti, di interagire, creare rete, tra disabili e normodotati.

 

COSENZA – L’associazione “Petite grand etoile” da anni è impegnata nel volontariato, strumento fondamentale per la realizzazione della sua “mission”, ossia solidarietà e integrazione sociale, quest’anno offrirà un’importante opportunità di inclusione e conoscenza del mondo così detto disabile. Ma cos’è la disabilità? E’ forse solo un concetto, una parola, inventata da una società che ha preferito escludere il diverso? A questo e ad altri interrogativi, si vuole rispondere insieme attraverso una serie di attività inserite in un progetto della durata complessiva di un anno.

In primis, l’istituzione di uno sportello, il quale si sta già occupando di monitorare, quante sono le situazioni presenti sul territorio di disabilità e quali siano le loro esigenze. Secondo le responsabili degli sportelli dei vari comuni le dott.sse Assistenti Sociali Mariella Belfiore e Antonella Rita Cerminara e le Educatrici dott.ssa Mariarosa Napoli e Rossana Ritacca “Gli utenti che si sono recati al sportello, hanno dimostrato interesse e propositività, promuovendo il servizio presso ai concittadini, così come le amministrazioni comunali coinvolte, entusiaste di aver l’opportunità di offrire un supporto relazionale e materiale alla comunità tutta”.

Uno sportello specifico rappresenta un elemento di innovazione perché unico in Calabria, ed una raccolta dati è il punto di partenza imprescindibile per poi poter operare concretamente. A seguito è previsto l’avvio di un corso formativo tenuto dalla dott.ssa Imma Guarasci (in foto a sinistra) teatroterapeuta, regista, attrice finalizzato a formare figure in grado, attraverso l’uso delle arti, di interagire, creare rete, tra chi è considerato disabile e chi non è ritenuto tale.

La d.ssa Guarasci ha illustrato ai microfoni di Rlb i dettagli del progetto

ASCOLTA L’INTERVISTA

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Il corso, patrocinato dalla Federazione Italiana Teatro Terapia, prevede una base teorica in teatro terapia, biblioterapia, musicoterapia, clownterapia e danzaterapia ed infine una parte pratica di tirocinio.

Inoltre, è previsto un dopo-scuola studiato, pensato e mirato in modo specifico per chi soffre di disturbi dell’apprendimento, i cosiddetti Dsa e Bes. Un’altra delle attività proposte sarà quella di un campo-scuola estivo, momento della messa in pratica delle conoscenze acquisite e il ritrovarsi tutti insieme, a ridere dei nostri limiti, a danzare in cerchio sulle note dell’uguaglianza, con indosso le nostre innumerevoli maschere.

 

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