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Il Comune combatte la criminalità: collabora con le forze dell’ordine e arrivano nuove telecamere

Area Urbana

Il Comune combatte la criminalità: collabora con le forze dell’ordine e arrivano nuove telecamere

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Approvato all’unanimità in Consiglio comunale il documento firmato da 27 consiglieri, per l’emergenza criminale in città.

 

COSENZA – Negli ultimi tempi, com’è noto a tutti, la città di Cosenza ha visto proliferare una serie di crimini ed un’ondata di violenza, che hanno fatto scattare una vera e propria emergenza sociale. Preoccupazione e paura, sono divenute una costante per i cittadini che chiedono, perciò, di essere tutelati e protetti. Tali eventi, dovuti soprattutto al disagio sociale e alla crisi economica, hanno imposto la necessaria attenzione da parte delle istituzioni preposte a garantire la sicurezza pubblica. In particolare 27 consiglieri comunali hanno firmato un documento, presentato ieri in sede di consiglio comunale, con le possibili risoluzioni per arginare il fenomeno criminale. Il documento approvato all’unanimità, ha incontrato parere favorevole da parte di tutti i consiglieri presenti. Dopo un minuto di silenzio, in ricordo delle vittime degli attentati degli ultimi tre giorni (proposto dal consigliere Covelli) ed osservato dall’intera aula; si è entrati nel dettaglio del documento.

ConsiglioComunaleA spiegarne i punti, il consigliere Spadafora, primo firmatario: “Siamo qui oggi per discutere sul tema della criminalità. Al consiglio erano stati invitati anche il Questore ed il Prefetto che, mi dispiace, non vedere presenti. I commercianti sono i più colpiti da questa categoria di malviventi che, per racimolare qualche centinaia di euro, è disposta ad ogni cosa. Quella che stiamo vivendo è un’emergenza criminale, tra le cause che hanno fatto crescere tale fenomeno, vi è anche – come dichiarato dalla Manzini – l’aumento di tossicodipendenti, che per procurarsi soldi per comprare la droga, compiono questi atti criminali. Ma anche la mancanza di lavoro e la cattiva politica del Governo. Tutti insieme, maggioranza e minoranza, abbiamo il dovere non solo di contrastare ma di garantire la sicurezza dei cittadini, bene primario, che non ha colore politico. E’ necessaria, perciò, la collaborazione di tutti, con le forze di Polizia e dei cittadini stessi nel denunciare e segnalare anche i sospetti dei crimini. Solo così si può garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti.”

Parole condivise dagli altri consiglieri, che hanno sottolineato la necessità dell’operare congiuntamente con le forze dell’ordine (anche se ieri erano assenti e ciò ha suscitato amarezza da parte di alcuni consiglieri, come Morcavallo e Salerno). Da qui la proposta della consigliera Rende “d’istituire un tavolo permanente con il Prefetto. Siglare un accordo per il monitoraggio continuo, perché oggi come oggi, non c’è un luogo più sicuro degli altri”. E suoi luoghi, il consigliere Covelli, ha rivolto il suo pensiero: “Se alle periferie non diamo risposte, la criminalità è destinata ad arricchirsi di nuovi soggetti”. Mentre l’attenzione del consigliere Guccione si è rivolta, anche, alle future generazioni: “Noi dobbiamo fare in modo di rendere sicura questa città, ma abbiamo anche la necessità di mettere insieme politica e sociale. Perché è noto che i giovani oggi fanno larghissimo uso di alcool e di sostanze stupefacenti. Quindi prevenzione nelle scuole. Politiche non solo ‘militari’ di controllo della città, ma anche inclusive sociali ed economiche (lavoro)”. Totale accordo, dunque, nella collaborazione reciproca affinchè la priorità assoluta diventi la sicurezza e l’ordine pubblico.

 

I NUOVI STRUMENTI CHE L’AMMINISTRAZIONE APPORTERÀ PER ARGINARE IL FENOMENO CRIMINALE

ConsiglioComunale1“Abbiamo intensificato – ha spiegato il sindaco Occhiuto – le misure d’ordine pubblico, aumentando il numero di agenti di Polizia sul territorio. Ho affrontato questo argomento con il Prefetto, Questore, Comandante dei Carabinieri e la vigilanza sarà continua. Stanno per entrare in funzione tutte le telecamere dei varchi, quindi della zona pedonale; più altre nuove. In piazza Bilotti abbiamo posizionato altre quattro telecamere e in arrivo vi sono 40/50 telecamere inserite nel bilancio approvato una settimana fa. Daremo disponibilità alle forze dell’ordine per il posizionamento. Soprattutto nel centro storico, in tutte le strade interne. Lì è già presente un presidio fisso di Polizia, cercheremo di apportarne altri in altri punti della città. Lo dico chiaramente non sono un sindaco sceriffo, ma vi ringrazio per il ruolo conferitomi (attraverso la legge decreto sicurezza che dà al primo cittadino ‘poteri di Polizia’). Il nostro impegno sarà massimo”.

 

RIPRISTINO VECCHIE TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA

VideosorveglianzaPer quanto riguarda il ripristino delle vecchie telecamere di videosorveglianza (mai entrate in funzione) a spiegare il perché e fugare ogni dubbio è stata la vicesindaco, l’On.Santelli: “La sinergia è importante ma a ciascuno il suo. La competenza delle forze dell’ordine è competenza delle forze dell’ordine, altrimenti la situazione diventa caotica sia da un punto di vista finanziario che nella pratica. La videosorveglianza era spettanza esclusiva del Ministero dell’Interno e verificabile solo dal centro controllo di Bari. Il sindaco insieme al prefetto Tomao, ha sollevato la questione della videosorveglianza, chiedendo di provvedere esso stesso al ripristino delle telecamere. Ma è stato detto che ciò è solo di competenza della pubblica sicurezza, nonostante l’amministrazione se ne volesse far carico. Nell’attesa, perciò, che le vecchie telecamere vengano rimesse in funzione, ne arriveranno altre nuove.”

 

BIBLIOTECA CIVICA

Biblioteca civicaIl consiglio comunale, infine, dopo i tanti rinvii è ritornato a discutere sul tema della Biblioteca civica di Cosenza. “Un tema conosciuto da tutti – ha dichiarato il consigliere Ambrogio – data la vertenza in atto dei dipendenti. La biblioteca è un bene importante, patrimonio storico culturale. Non possiamo permetterci che venga abbandonata a sé stessa. Ho parlato con il presidente Iacucci ed è disponibile ad impegnarsi, ma non avendo le Province più deleghe non ha più competenza. Quindi la necessità è quella di istituire un tavolo tecnico tra Comune-Provincia-Regione e portare la biblioteca all’attenzione del Ministero dei beni Culturali”.

Anche qui tutti d’accordo nel rilancio della biblioteca ma – come puntualizzato dal consigliere D’Ippolito e dal sindaco Occhiuto – non resta che attendere. “Fin quando il Comune non potrà compiere il passo delle assunzioni dirette presso il nostro Ente, la situazione resta bloccata. Fin quando non riportiamo la biblioteca in Comune (e su questo sembrano essere consenzienti Provincia ed Accademia), non avremo un rilancio vero e immediato. Il Ministero deve dare il via libera al cambiamento dello statuto, lasciare l’Ente autonomo non è più possibile. Se darà l’ok per le assunzioni del nuovo personale, noi anziché fare concorsi, riassorbiremo il personale già presente.” Non resta dunque che attendere e sperare che la situazione si sblocchi; per ora purtroppo resta appesa al chiodo.

 

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