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Investì e uccise 17enne lametina: condannato a sei anni il pirata della strada
I genitori della 17enne avevano rifiutato la somma di un milione di euro come risarcimento, chiedevano solo giustizia (che non hanno avuto).
VARESE – Lo scorso 14 settembre Giada Molinaro, 17enne originaria di Lamezia Terme, perse la vita mentre attraversava via dei Mille nel centro di Varese. La giovane, sulle strisce pedonali, stava camminando per raggiungere l’altra parte della strada; accanto a lei il fidanzato e la mamma di lui che impotenti hanno assistito alla tragedia: il 24enne Flavio Jeanne la investì e uccise, fuggendo senza prestare soccorso. Tre giorni dopo, fu fermato dai carabinieri, dopo che l’uomo aveva portato l’auto dal carrozziere per riparare un fanale rotto. Sosteneva che aveva investito un cinghiale, ma il carrozziere si era insospettito e aveva chiamato le forze dell’ordine.
Sei anni di carcere: è questa la sentenza di condanna per Flavio Jeanne, mentre il pm Massimo Politi aveva chiesto sette anni e otto mesi, pena massima prevista in rito abbreviato per il reato di omicidio stradale aggravato dalla fuga. Inoltre era stato rimarcato il dato di come il 24enne facesse uso abituale di sostanze stupefacenti, fuggendo al volante di un’auto e creando pericoli, così come accadde la sera della morte di Giada. Pertanto il pm aveva chiesto che dai domiciliari la sua condizione venisse aggravata con la detenzione in carcere, ma il gip negò la misura.
Durante il processo (iniziato una settimana fa), i genitori della 17enne avevano rifiutato la somma di un milione di euro, offerta come risarcimento dall’assicurazione dell’imputato. I genitori di Giada, trasferiti a Varese da Lamezia per lavoro; chiedevano solo giustizia per la loro figlia (questa la motivazione del rifiuto del denaro). Ora la sentenza che ha gettato un velo di sconforto per la famiglia: “Questa non è giustizia, – il commento dei genitori – ringraziamo comunque la Procura per il lavoro svolto“.
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