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Morano, la 14^ stagione di ‘TeatroMusica’ si chiude con ”Un turco napoletano” di Eduardo Scarpetta

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Morano, la 14^ stagione di ‘TeatroMusica’ si chiude con ”Un turco napoletano” di Eduardo Scarpetta

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MORANO CALABRO (CS) – Chiude il sipario la XIV Stagione di TeatroMusica, con “Un turco napoletano” di Eduardo Scarpetta.

Lo spettacolo sarà portato in scena questa sera nell’auditorium comunale di Morano, con replica domenica prossima, 19 aprile. TeatroMusica, rassegna ideata ed organizzata da L’Allegra Ribalta sotto la direzione artistica di Franco Guaragna cala il sipario sulla stagione iniziata lo scorso 25 ottobre, che ha saputo regalare emozioni e divertimento al numerosissimo pubblico che, di volta in volta, ha riempito l’auditorium comunale, alternando commedie esilaranti portate in scena da compagnie di livello ai concerti eseguiti dall’Orchestra di Fiati di Morano Calabro, guidata dal M° Massimo Celiberto, fino all’apoteosi del “Don Pasquale” di Donizetti, che ha portato per la prima volta un’Opera nella sua compiutezza all’auditorium.

La XIV Edizione di TeatroMusica, oltre all’incessante lavoro e professionalità di tutti i membri de L’Allegra Ribalta, è stata resa possibile grazie al patrocinio e alla vicinanza del Comune di Morano Calabro – assessorato alla cultura guidato dalla dott.ssa Emilia Zicari, della Provincia di Cosenza, della Regione Calabria e del Parco Nazionale del Pollino.

Oggi alle 19,30 la Rassegna si congeda con un ultimo spettacolo da non perdere: L’Allegra Ribalta porta in scena l’esilarante “Un turco napoletano”, due atti comici diretti da Casimiro Gatto. Lo spettacolo, che sarà replicato domenica 19 aprile alla stessa ora, è la trasposizione teatrale del famoso film interpretato da Totò nel 1953, a sua volta tratto dall’opera originale di Eduardo Scarpetta, rappresentata per la prima volta al San Carlino di Napoli nel 1888. La commedia prende avvio quando l’onorevole Coccheletti, deputato di Sorrento, promette a Don Pasquale, ricco e maturo commerciante, marito gelosissimo della bella Giulietta, di mandargli come maestro di casa un turco, che essendo un autentico eunuco, diverrà il fedele custode della virtù della sposa e della giovane figlia di don Pasquale. Succede però che un farabutto, Felice Sciosciamocca, evaso dal carcere col suo amico Faina, dopo aver messo fuori combattimento il turco, si sostituisce a lui e si presenta a don Pasquale, che l’accoglie festosamente. Felice ignora la peculiare qualifica del turco, del quale ha preso il posto, e si meraviglia quando Don Pasquale gli lascia libero accesso alle camere di Giulietta e di Lisetta: non manca, però, di approfittare della situazione. Per la festa del fidanzamento di Lisetta arriva a Sorrento l’onorevole Coccheletti, il quale naturalmente vede subito che Felice non è il suo turco ma non può parlare, perché il mariuolo lo ricatta, minacciando di rivelare a tutti che il deputato presenta come sua legittima consorte una ballerina, sua amante. 

 

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