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Caso Bozzo: il giudice chiede di essere sostituito, l’Odg sarà parte civile

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Caso Bozzo: il giudice chiede di essere sostituito, l’Odg sarà parte civile

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COSENZA – Slitta il processo che vede accusato l’editore Piero Citrigno di violenza privata.

Il giudice Castiglione chiede di essere sostituito da un collega, che dovrebbe essere nominato il 26 Novembre. La famiglia di Alessandro Bozzo sarà affiancata nel processo dall’intera categoria dei giornalisti italiani. L’Ordine dei Giornalisti e l’Ordine dei Giornalisti della Calabria si costituiranno parte civile nel processo del cronista morto a soli quarant’anni, con un colpo di pistola sparato con lucidità alla tempia destra, sul divano della propria abitazione. Il professionista donnicese lascia agli inquirenti un prezioso documento: un’agenda in cui ha cristallizato le proprie verità che risulta essere ad oggi uno dei punti cardine dell’inchiesta. I suoi sfoghi su carta, il suo pc personale, quello della redazione, il foglietto scritto prima di morire, quelle frasi incise nei bagni del Tribunale sono tutti elementi su cui si baseranno i giudici per emettere verdetto.

 

L’unico imputato, al momento, pare essere Piero Citrigno. Sul 61enne, ex editore di Calabria Ora, attualmente detenuto ai domiciliari per usura, pesano gravi accuse. Si parla di un contratto, un”estorsione’ come fu definita dallo stesso Bozzo, secondo le testimonianze dei colleghi. Una firma a cui si ipotizza Bozzo si sottopose malvolentieri. L’imprenditore è infatti accusato di aver “mediante minaccia, costretto Bozzo Alessandro a sottoscrivere dapprima gli atti, indirizzati alla Società Paese Sera Editoriale Srl editrice della testata giornalistica Calabria Ora, nei quali dichiarava, contrariamente al vero, di voler risolvere consensualmente il contratto di lavoro a tempo indeterminato con la predetta società, senza avere nulla a pretendere e rinunciando a qualsiasi azione o vertenza giudiziaria, e, successivamante a sottoscrivere il contratto a tempo determinato con la società ‘Gruppo Editoriale C&C srl editrice della medesima testata giornalistica”. Il processo dovrà stabilire se esiste un legame tra quella firma e la tragedia consumatasi a Marano, in casa Bozzo.

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