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Domanico, secco no della cittadinanza ai forni crematori
DOMANICO – Progetto bocciato. Senza ripensamenti. A Domanico, piccolo centro non molto distanze dal capoluogo, per mesi si sono rincorse le voci su un progetto dell’amministrazione comunale: costruire sul territorio due forni crematori.
La proposta, lanciata da un’impresa, ha trovato, sin dall’annuncio, il parere favorevole dell’amministrazione comunale. Ma se all’interno dell’assisse cittadina, il sindaco e la sua maggioranza si sono mostrati d’accordo, lo stesso non può dirsi per la popolazione. Paura? Scaramanzia? Problemi per la salute? Domande ed interrogativi, rimasti sempre senza risposta. O meglio, nel corso del tempo, i cittadini una loro risposta l’hanno fdata ed è stata quella di un no secco, senza condizioni e senza ripensamenti. Ora, dopo la pausa estiva, il Consiglio comunale è tornato a riunirsi e, com’era prevedibile, tra i punti cardine all’ordine del giorno c’era anche quello della costruzione dei due forni crematori. Apriti cielo. Il progetto è ancora alla fase iniziale, nulla è stato definito, ma in municipio scoppia la rissa tra cittadini e rappresentanti delle istituzioni. Urla e spintoni tra favorevoli e contrari. Sono i carabinieri a riportare in qualche modo la calma in aula. “A noi non serve- urla un’ anziana – ci preoccupano gli effetti per la salute causati dall’impianto. Nessuno in paese, fa eco un altro cittadino ha mai manifestato la volontà di farsi cremare, a cosa servirebbe l’impianto, i morti devono essere sepolti in cimitero. A destare preoccupazione è anche il fatto che l’impianto dovrebbe essere gestito dall’azienda, con relativi oneri sui costi di mantenimento della struttura da parte del privato e non dal municipio. In aula fanno capolino diversi manifesti. La cittadinanza chiede al comune di fare un passo indietro. Dopo due ore di consiglio, la seduta si scioglie con un nulla di fatto. Tutto viene rimandato a data da destinarsi. Il Comune però pare intenzionato ad andare avanti con il progetto. Non sarà semplice convincere la popolazione.
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