Archivio Storico News
Scuola Vela data alle fiamme, il Presidente: ‘Tanto non ce ne andremo’
PAOLA – L’odore di fumo è sparito. Restano le barche carbonizzate, la rabbia e la voglia di ripartire.
All’indomani dell’incendio che Martedì notte ha coinvolto il Club nautico di Paola, il presidente Riccardo Ferrari racconta quei momenti concitati confessando la propria intenzione di non voler abbandonare la struttura. “E’ successo che – spiega Ferrari – a mezzanotte in punto ho ricevuto una telefonata dal presidente dei lidi di Paola in cui mi informava che si vedevano da lontano fiamme provenire dal circolo. Era San Giovanni, che è il patrono di San Lucido, e la litoranea che porta a Paola era abbastanza movimentata tutti hanno visto l’incendio. Pochi minuti dopo sono arrivato lì e i vigili non hanno fatto avvicinare nessuno. Le fiamme erano veramente altissime e visto che le le barche che abbiamo sono tutte in vetroresina la colonna di fumo che si era creata era piuttosto densa. Quando mi sono avvicinato ho visto che erano state bruciate le cinque barche dei bambini, le boe, i giubotti, i salvagenti. Tutta roba usata, ma che nuova costerebbe almeno 90mila euro. Se poi si pensa che senza l’equipaggiamento quest’estate non potremo lavorare il danno è ancora maggiore”.
Pare sia il primo episodio registrato nella storia del club. “E’ capitato che – racconta Ferrari – ragazzi fumassero le canne lì e poi per diletto buttavano una barca in mare o usavano le pedane di legno delle docce per fare falò in spiaggia, ma mai niente di così violento. Quest’azione fatta con l’estate alle porte, visto che era tutto stivato nei prefabbricati da settembre scorso, ha uno scopo ben preciso: tagliarci le gambe. Non è un atto fine a se stesso, secondo me, poi sarà la magistratura a pronunciarsi. Io lo ipotizzo perchè altrimenti avrebbero potuto appiccare fuoco dappertutto invece hanno colpito proprio le barche. E le barche dei bambini. Hanno quindi voluto paralizzare la scuola vela dei più piccoli e impedire le regate di Calabria e Basilicata. Questo dopo che abbiamo tesserato nelle scuole circa 1000 giovani studenti che sarebbero potuti venuti a navigare quest’estate. Il danno in questo senso è incalcolabile. Ora come si va nelle scuole a presentare i progetti e dire però le barche non ci sono perchè le hanno bruciate?”.
Poi Ferrari lancia un messaggio agli autori della presuta intimidazione. “Ho pianto per quello che mi avete fatto. Avete incendiato le barche? Va bene. Per quest’anno non navigheremo, ma non pensate che io vada via da dove sono. Non pensate che i miei soci vogliano andare via. Dovrete accendere i fuochi, la seconda, la terza, la quarta volta. Non so chi si stancherà prima. Non lo so. Sappiate che siamo qua dal 1996 e non ce ne andiamo. Spero lo abbiate capito. Il danno materiale è poca cosa, quello morale c’è, ma ha acceso in noi tuttti la vosglia disperata di esserci. Quello che dispiace e che tra i tanti messaggi di solidarietà non sia arrivata neanche una parola dal Comune. Nessuno dell’amministrazione comunale mi ha chiamato. Questo è sintomatico“. La denuncia sporta resta ancora a carico di ignoti, mentre il club nautico, nonostante tutto, resterà a Paola.

Social