La Merkel paga il biglietto a Pompei, da noi si elemosinano i gettoni dell’autoscontro

Premetto che la Merkel non mi piace e nemmeno è il “massimo”, aprire la settimana con la donna tedesca.

Ma, i meriti vanno sempre riconosciuti: “date a Cesare quel che è di Cesare ed a Dio quel che è di Dio”. Vi chiederete: cosa ha fatto la Cancelliera di così speciale e come si rapporta al nostro quotidiano? Presto detto. Ieri, insieme al marito e ad alcuni uomini della scorta, fra l’altro ha voluto visitare gli scavi di Pompei. Così, personalmente si è recata al botteghino pagando il biglietto per lei e per tutti gli accompagnatori. Una cosa normalissima, “probabilmente” in Germania ma, qui da noi la cosa stupisce. Pensate ad un parlamentare, fosse anche l’ultimo eletto nel Paese più sperduto della nostra Italia, al presidente dell’Inps con le sue pensioni d’oro, per non parlare di Ministri o di presidenti di Regione, assessori vari ed anche consiglieri comunali: ognuno sarebbe passato senza pagare forte del suo “incarico” o di una qualsiasi “raccomandazione”. In Calabria ed a Cosenza, rapportato al “valore” dell’incarico si “elemosinano” dai gettoni dell’autoscontro alle entrate al circo, dal biglietto gratis al Rendano a quello del San Vito, dalla visita ai Bronzi di Riace all’ingresso ai concerti. Biglietto gratis, da noi, non solo per l’”onorevole” ma anche per amici e parenti. Sempre più spesso, infatti, si assiste alla consegna di “bustarelle” ai vari botteghini con su scritto il nome del personaggio che li richiede. Forse anche per questo noi non saremo mai come la Germania.