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Rovito, un bimbo innocente ucciso per una crisi coniugale

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Rovito, un bimbo innocente ucciso per una crisi coniugale

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ROVITO (CS) – Potrebbe essere stato quel tradimento, la vergogna, la rabbia nell’aver appreso che suo marito, non solo aveva una relazione con un’altra donna, ma addirittura aspettava un figlio dall’amante.

Daniela Falcone forse, aveva capito che il suo matrimonio era finito e per infliggere un dolore al marito, ha preso la decisione più insana: uccidere suo figlio. La 43enne di Rovito, forse aveva pensato che uccidendo Carmine e togliendosi la vita, avrebbe punito il marito, ma a pagare con la vita è stato solo un bimbo innocente. Nel piccolo comune della provincia di Cosenza, la notizia ha provocato sgomento e incredulità. Una donna descritta da tutti come “tranquilla, normale” che si è trasformata nell’assassina di suo figlio. 

 

Tutto ha avuto inizio la notte tra venerdì e sabato scorsi, quando Daniela Falcone e il marito hanno una discussione dai toni molto accesi. L’uomo avrebbe confessato alla moglie di avere una relazione con un’altra donna la quale sarebbe rimasta incinta. La confessione deve aver provocato in Daniela, un senso di smarrimento tale da indurla sabato mattina, a prelevare il figlioletto a scuola prima della fine regolare delle lezioni per poi sparire facendo perdere le sue tracce. Il marito da l’allarme dopo essersi recato alla scuola del figlio alla fine delle lezioni, e dopo aver scoperto che il bambino era andato via insieme alla madre, che era passata a metà mattinata.

 

Daniela Falcone, assieme al bambino, si sarebbe diretta, a bordo della sua piccola utilitaria, verso Camigliatello Silano. Il marito della donna ha subito denunciato la scomparsa della moglie e del figlio ai carabinieri, ai quali ha raccontato anche del litigio avuto la sera precedente. Il cellulare di Daniela era irragiungibile e lei potrebbe aver vagato per un giorno e mezzo tra le montagne della Sila fino alla scoperta, ieri mattina, degli agenti della polizia di Stato che hanno trovato l’automobile della donna lungo la vecchia strada che collega Cosenza e Paola.

 

All’interno il cadavere del bambino e la donna in gravissime condizioni. Soccorsa Daniela Falcone e portata nell’ospedale di Paola, è stata poi trasferita nel reparto di rianimazione del nosocomio di Cosenza. Dopo un intervento chirurgico, le sue condizioni restano gravi, ma secondo i medici non è in pericolo di vita. Ora è piantonata in ospedale perchè accusata del reato di omicidio. Sul cadavere del bambino è stata trovata una profonda ferita alla gola provocata da un paio di forbici. Il quadro che si è presentato agli investigatori della squadra mobile di Cosenza è apparso subito chiaro.

 

La donna ha prima ucciso il figlio, colpendolo con un paio di forbici alla gola, e poi ha tentato di impiccarsi con una cintura. Il tentativo di suicidio, però, non è riuscito. Allora ha preso le forbici usate per uccidere il figlio e si è ferita al collo e all’addome. Secondo il medico legale, che ha compiuto una serie di accertamenti sul posto, è emerso che il delitto risalirebbe a domenica sera. La donna inoltre, avrebbe prima fatto addormentare il bambino, usando dei farmaci, e poi lo ha ucciso. Subito dopo Daniela Falcone ha tentato il suicidio. Sul corpo del bimbo sarà disposta l’autopsia mentre gli inquirenti attendono di potere interrogare la donna, una volta che saranno migliorate le sue condizioni cliniche, per chiarire la dinamica del delitto. 

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