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‘Ndrangheta, protestano i dipendenti licenziati dal Cafè de Paris
ROMA – Quell’attività gestita dalla ‘ndrangheta ha causato il licenziamento dei dipendenti che oggi hanno inscenato una protesta.
I sedici ex lavoratori dello storico locale di Via Veneto a Roma, si sono trovati senza un lavoro perchè il locale, è stato confiscato nel 2009, in quanto ritenuto di proprietà delle cosche della ‘ndrangheta. Sul Cafè del Paris oggi, campeggia uno striscione con la scritta “I lavoratori del Cafè de Paris licenziati illegittimamente, vergogna”. I sedici dipendenti infatti, sarebbero non solo stati licenziati ma anche sostituiti da altri lavoratori. “Domenica 22 – ha spiegato Claudio Ricci, rappresentante della Filcams Cgil che insieme ai dipendenti si trova nel locale in assemblea permanente – la società che oggi gestisce il Cafè de Paris, locale che ha avuto dal tribunale di Reggio Calabria la confisca dopo il giudizio secondo grado, ha proceduto al licenziamento collettivo in tronco di tutti i dipendenti a partire da oggi, motivando i licenziamenti con la crisi. Il tutto senza essersi mai rapportati con i sindacati. Nel frattempo il locale è regolarmente aperto con nuovo personale. Tutto ciò che è accaduto nei mesi passati, ossia scorrettezze e abusi di ogni genere nei confronti dei vecchi dipendenti, è stato denunciato alle autorità preposte quali Procura della Repubblica, carabinieri, polizia di Stato, Guardia di Finanza, Ispettorato del Lavoro e, non per ultimi, ai custodi giudiziari”. Uno degli ex dipendenti, che si chiama Alfredo, fa sapere che “la saracinesca del locale è stata abbassata per metà verso le 11, perchè i nuovi dipendenti si sono spaventati e temendo di incorrere in sanzioni sono andati via”.
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