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Addio a Salvatore Garritano, l’attaccante cosentino protagonista dello storico scudetto del Torino 1976

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Il lutto

Addio a Salvatore Garritano, l’attaccante cosentino protagonista dello storico scudetto del Torino 1976

È scomparso a 69 anni Salvatore Garritano, storico attaccante cosentino e protagonista dello scudetto del Torino 1976. Vestì anche le maglie di Ternana, Atalanta, Bologna e Sampdoria, lasciando un segno indelebile nel calcio calabrese e italiano

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Salvatore Garritano

COSENZA – Il calcio calabrese e cosentino piange un suo figlio illustre. È scomparso nella sua Cosenza, all’età di 69 anni (ne avrebbe compiuto 70 anni tra poco più di un mese)  Salvatore Garritano, indimenticato attaccante e protagonista dello scudetto del Torino 1975-76, stagione in cui la squadra granata vinse il tricolore con i celebri “gemelli del gol” Pulici e Graziani. Nato a Cosenza il 23 dicembre 1955, Garritano si affermò calcisticamente nel vivaio della Morrone, fucina di giovani talenti calabresi, e fece il suo esordio tra i professionisti con la Ternana in Serie A nel 1974.

Dopo l’esordio tra i professionisti si mise in luce come ala offensiva rapida e generosa. La sua rapidità, il dribbling e lo spirito di sacrificio lo portarono nel 1975 al Torino, dove contribuì alla conquista dello scudetto con cinque presenze e un gol, siglato contro il Milan, già nella sua prima stagione. Salvatore era zio del calciatore e attuale centrocampista del Cosenza Calcio Luca.

Salvatore Garritano una carriera ricca di successi

Dopo il Torino, Garritano si trasferì all’Atalanta, dove disputò due stagioni come attaccante esterno, segnando 8 reti in circa 40 presenze e conquistando la stima dei tifosi nerazzurri nonostante un grave infortunio. Successivamente, vestì le maglie di Bologna, Sampdoria e Pistoiese, prima di chiudere la carriera con la Ternana, contribuendo alla promozione dalla Serie C2 alla C1 nel 1989. Con la Sampdoria, nel 1982, aveva festeggiato la promozione in Serie A. Con la Sampdoria nel 1982 fu promosso dalla B alla A e con la Ternana nel 1989 dalla Serie C2 alla C1.

Simbolo del calcio cosentino e calabrese

In campo giovanile, Garritano giocò anche nella Nazionale Under 21, collezionando 10 presenze e 4 gol. Dopo il ritiro, restò nel mondo del calcio come osservatore e testimone attento delle trasformazioni del pallone. È stato sempre considerato un simbolo del calcio cosentino e calabrese, un esempio di talento unito a generosità e passione. Dopo la commozione e il cordoglio del Torino, anche la Sampdoria ha diffuso un comunicato dopo aver appreso la notizia della morte di Salvatore Garritano. Ben 38 le presenze con la maglia blucerchiata fra Serie B e Coppa Italia, sei le reti messe a segno grazie alle quali contribuì alla promozione nel massimo campionato italiano.

Nella Genova blucerchiata il suo nome riecheggia nei ricordi dei tifosi per quei 3 gol segnati nella stagione 1981-82, l’anno della promozione in Serie A con Renzo Ulivieri in panchina e nei fatti l’inizio dell’era Paolo Mantovani nella massima serie. “Si è spento all’età di 69 anni Salvatore Garritano, ex attaccante, tesserato per la Sampdoria nella stagione 1981/82. contribuendo di fatto alla promozione in Serie A prima di essere ceduto l’estate successiva alla Pistoiese. Alla famiglia le più sentite condoglianze da parte della società”, recita il comunicato del club ligure.

salvatore garritano

Il cordoglio del Cosenza Calcio

Anche il Cosenza Calcio ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Salvatore Garritano “calciatore cosentino che ha portato in alto, in tutta Italia, il nome della sua città natale – si legge nella nota. Attaccante rapido ed estroso, Garritano ha vissuto una carriera di grande valore, vestendo le maglie di club prestigiosi come Torino, con cui conquistò lo scudetto del 1975-76, Atalanta, Bologna, Sampdoria e Ternana tra le altre. Sebbene non abbia mai indossato la maglia rossoblù, è sempre rimasto legato alla sua Cosenza, che oggi lo ricorda con affetto e riconoscenza. Alla famiglia Garritano, in particolar modo al nostro caro Luca, suo nipote, e a quanti ne hanno apprezzato le qualità umane e sportive, giungano le più sentite condoglianze del presidente, della dirigenza, dello staff tecnico e di tutta la società rossoblù. Ciao Salvatore, orgoglio di Cosenza e di chi ama il calcio vero”.

Uomo coraggioso dentro e fuori dal campo

Oltre ai successi sportivi, Garritano si distinse per il suo coraggio nell’affrontare temi delicati legati all’uso di farmaci e sostanze nel calcio degli anni ’70 e ’80, denunciando abusi e criticità con grande senso di responsabilità. Dopo il ritiro, continuò a seguire il calcio come osservatore, mantenendo uno sguardo lucido e appassionato sulle nuove generazioni.

Salvatore Garritano, malato da tempo di leucemia cronica, avrebbe compiuto 70 anni il prossimo 23 dicembre 2025. Il mondo del calcio lo ricorda come un uomo leale, generoso e profondamente innamorato di questo sport: un simbolo di passione, integrità e dedizione, dentro e fuori dal campo. Il suo nome rimarrà per sempre legato non solo allo scudetto del Torino, ma anche alla storia del calcio calabrese, testimoniando come talento, coraggio e dedizione possano lasciare un segno indelebile nella memoria di tifosi e colleghi.

 

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