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Acri, assente da sei mesi il neuropsichiatra infantile: il Garante interviene e scrive alla Regione

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Acri, assente da sei mesi il neuropsichiatra infantile: il Garante interviene e scrive alla Regione

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Neuropsichiatra infantile

COSENZA – Dopo mesi di silenzio istituzionale, arriva la presa di posizione del Garante regionale dei Diritti delle Persone con Disabilità, avv. Antonio Siclari, che ha risposto alla segnalazione presentata dalla Confederazione cosentina dell’UGL riguardante l’assenza del servizio di Neuropsichiatria infantile presso il Centro di Riabilitazione di Acri.

Il Garante ha infatti invitato il Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria e il Dirigente del settore Prevenzione a fornire chiarimenti “sullo stato, le modalità e i tempi necessari ai fini di una pronta soluzione della problematica evidenziata”, richiamando la pubblica amministrazione ai principi di solidarietà, efficienza e tempestività nell’erogazione dei servizi.

UGL: “Un disservizio intollerabile che colpisce centinaia di famiglie”

A segnalare la criticità era stato il segretario confederale dell’UGL Cosenza, Guglielmo Nucci, che ha denunciato una situazione ormai insostenibile per le famiglie del territorio.
«Da ben sei mesi – ha ricordato Nucci – in una vasta area della provincia è assente questo cruciale servizio, creando gravi disagi ai minori e ai loro genitori. Abbiamo scritto al Garante regionale dopo che gli appelli delle associazioni di tutela dei disabili agli enti competenti, Asp di Cosenza e Dipartimento Salute della Regione, sono rimasti senza risposta».

L’area interessata comprende Acri, Bisignano, Santa Sofia d’Epiro, San Demetrio Corone e San Giorgio Albanese, per un bacino di decine di migliaia di abitanti. In questi Comuni, l’assenza del neuropsichiatra infantile ha di fatto interrotto percorsi di diagnosi, riabilitazione e presa in carico di bambini con disabilità o disturbi del neurosviluppo.

Il richiamo del Garante: “Ripristinare il servizio è una priorità assoluta”

Nel suo intervento, l’avv. Siclari ha espresso parole ferme: «Nel menzionare la necessità per la Pubblica Amministrazione di connotare la propria azione sempre in aderenza a principi di solidarietà e di garantire servizi sempre più efficienti, risulta di tutta evidenza l’assoluta priorità ed il primario e preminente interesse al ripristino del servizio e della garanzia della prestazione sanitaria». Un richiamo che, sottolinea l’UGL, “richiama severamente gli enti pubblici alle loro responsabilità” e rappresenta un passo importante verso la tutela effettiva dei diritti delle persone con disabilità, troppo spesso costrette a subire ritardi e disservizi.

Si blocchi una soluzione in stallo da mesi

L’auspicio, ora, è che il sollecito del Garante produca risultati concreti e in tempi brevi, restituendo ai bambini del territorio un diritto fondamentale: quello di essere seguiti da professionisti qualificati vicino casa, senza dover affrontare lunghi viaggi o rinunce forzate. “Il nostro impegno – conclude Nucci – è e resterà quello di vigilare perché nessuna famiglia venga lasciata sola. La sanità pubblica deve essere presente, efficiente e giusta, soprattutto per chi è più fragile”.

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