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Dieci strategie per far correre la Calabria: il piano degli industriali ai candidati

Calabria

Dieci strategie per far correre la Calabria: il piano degli industriali ai candidati

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CATANZARO – Dieci raccomandazioni di policy su cui agire per migliorare le condizioni di contesto, sostenere performance e competitività del sistema economico calabrese e accelerare i processi di crescita: sono quelle presentate oggi da Unindustria Calabria ai candidati alla presidenza della Regione Calabria. Gli incontri con Pasquale Tridico e Roberto Occhiuto (assente per altri impegni il terzo candidato, Francesco Toscano) sono stati guidati dal presidente degli industriali Aldo Ferrara con un doppio binario: da un lato l’analisi del momento economico della Calabria e dall’altro le proposte del settore produttivo.

“Il confronto con i candidati – ha detto Ferrara – è un momento di straordinaria importanza riguardo alle scelte di politica industriale ed economica. Il documento realizzato è la naturale prosecuzione di Agenda Calabria. In quel documento ci siamo occupati a fondo delle iniziative di investimento per il sostegno alle imprese, con il manifesto presentato oggi ci concentriamo sulle condizioni di contesto: contiene, infatti, piani di azione e linee guida di policy che possano agire proprio su tali condizioni affinché le risorse stanziate possano realmente avere un alto impatto su sviluppo e occupazione”.

Tra i temi centrali figura l’approvazione del Piano Paesaggistico Regionale, strumento, è scritto in una nota, indispensabile per valorizzare il patrimonio naturale e turistico calabrese conciliando tutela e sviluppo, attraverso procedure autorizzative semplificate e vincoli che non blocchino ma sostengano le attività produttive. Parallelamente, è ritenuto prioritario intervenire sul settore estrattivo con un Piano Regionale delle Cave che colmi i vuoti normativi. Ritenuto di grande importanza anche il rafforzamento della governance locale, con incentivi a fusioni, unioni e consorzi tra piccoli comuni, così da migliorare la qualità dei servizi, ridurre i costi e contrastare lo spopolamento delle aree interne. In chiave di apertura ai mercati esteri, gli industriali propongono la definizione di un vero Piano Export, strutturato e strategico, capace di orientare le imprese verso mercati mirati, favorire missioni internazionali e sostenere la partecipazione a fiere attraverso un sistema di incentivi mirato.

Ampio spazio è riservato ai giovani, con la richiesta di un Piano che promuova cultura d’impresa, crei fondi dedicati a startup e microimprese Under40, rafforzi i partenariati tra scuole, università e imprese e sviluppi competenze nei settori digitali, nell’industria 5.0 e nell’economia circolare. Per attrarre investimenti è ritenuta urgente la riqualificazione delle aree industriali, da rendere moderne e sicure mediante efficientamento energetico, digitalizzazione, migliore viabilità e servizi essenziali, sfruttando appieno le opportunità della Zes Unica. Sul fronte delle infrastrutture, Unindustria Calabria ribadisce il valore strategico del Ponte sullo Stretto e dell’estensione dell’Alta Velocità fino a Reggio Calabria, considerati asset fondamentali per la logistica mediterranea insieme al Porto di Gioia Tauro. Contestualmente si sollecita il completamento della SS 106 e il potenziamento dei porti turistici.

Per la semplificazione amministrativa si ritiene occorra una pubblica amministrazione più efficiente, con procedure snelle, norme stabili e chiare, digitalizzazione diffusa e valorizzazione del merito dei dipendenti pubblici. A ciò si affianca la proposta di introdurre in Calabria una sistematica valutazione d’impatto delle leggi regionali attraverso il Test PMI, per stimare in anticipo costi e benefici delle normative sulle imprese. Il documento pone, infine, grande attenzione alla finanza per la crescita. Per Unindustria è necessario proseguire nel percorso tracciato che ha determinato “uno straordinario assorbimento delle risorse comunitarie” e rafforzare il rapporto tra banche e imprese, favorendo strumenti di garanzia, cultura finanziaria avanzata e forme di finanziamento alternative. In questa direzione, l’obiettivo è sostenere la capitalizzazione aziendale, la trasformazione digitale e la sostenibilità, ampliando la base produttiva regionale.

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