Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Consiglio di Stato condanna l’ASP di Cosenza: illegittimo l’incarico di direttore della Chirurgia Generale

Area Urbana

Consiglio di Stato condanna l’ASP di Cosenza: illegittimo l’incarico di direttore della Chirurgia Generale

Pubblicato

il

asp di cosenza

COSENZA – Il Consiglio di Stato, Sezione Terza, con la sentenza n. 7205/2025 depositata il 4 settembre 2025, ha definitivamente respinto l’appello presentato dall’ASP di Cosenza, confermando quanto già stabilito dal TAR Calabria nella sentenza n. 1481/2024: l’incarico quinquennale di direttore dell’U.O.C. di Chirurgia Generale è stato attribuito in modo illegittimo, a discapito del dott. Carlo Chiodo (difeso dallo studio Legale Avvocato Dario Sammarro & Co. di Cosenza) che ora dovrà essere correttamente rivalutato ai fini dell’incarico.

La vicenda

La controversia ha avuto origine da una procedura concorsuale interna bandita dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, nel corso della quale al dott. Chiodo non era stato attribuito alcun punteggio per la voce “tipologia quali-quantitativa delle prestazioni”, con un massimo di 15 punti previsti. Motivo dell’esclusione, la presunta mancanza della sottoscrizione del Direttore Sanitario sulla casistica operatoria presentata. Questa penalizzazione, ritenuta infondata, ha impedito al medico di ottenere il primo posto in graduatoria.

La decisione del Consiglio di Stato

Nel rigettare sia l’appello principale che quello incidentale, il Supremo Consesso amministrativo ha chiarito alcuni principi fondamentali in materia di concorsi pubblici in ambito sanitario:

– Il punto centrale non era la possibilità di integrare tardivamente un documento, ma la sufficienza dell’autodichiarazione iniziale del candidato e l’idoneità dei documenti successivamente prodotti a supportarne la veridicità.
– L’obbligo di certificazione da parte del Direttore Sanitario, secondo il Consiglio di Stato, è da intendersi come riferito alla fase successiva di verifica, e non come requisito obbligatorio fin dal primo invio della documentazione.
– In base all’avviso pubblico, quindi, l’autodichiarazione del candidato era valida ai fini della valutazione, con la possibilità per l’amministrazione di verificarne la veridicità in un secondo momento.

Le implicazioni per le procedure concorsuali sanitarie

La decisione del Consiglio di Stato assume particolare significato nel panorama delle procedure concorsuali sanitarie, confermando l’orientamento giurisprudenziale che privilegia la sostanza sulla forma quando si tratti di valutare titoli regolarmente autodichiarati dai candidati. La decisione impone ora all’ASP di Cosenza di procedere alla rivalutazione della casistica operatoria del dott. Chiodo nel rispetto dei principi affermati dalla sentenza, garantendo così il pieno riconoscimento delle competenze professionali maturate nell’ambito della chirurgia generale e delle sue subspecializzazioni.
Si attende dunque, nelle prossime ore, un avvicendamento al vertice della U.O.C. di Chirurgia.

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA