Calabria
Caso Abramo: il ‘silenzio’ sul destino di mille lavoratori tra Cosenza, Catanzaro e Crotone
ROMA- “Il silenzio del ministro Urso e della ministra Calderone sulla vicenda dell’azienda calabrese Abramo non è più accettabile: è necessario intervenire per sbloccare una situazione di stallo che rischia di implodere da un momento all’altro. Più in generale, per il mondo delle tlc e, soprattutto, per quello più in difficoltà dei call center, c’è poco o nulla”. Lo affermano il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, e il segretario generale della Uilcom, Salvo Ugliarolo, chiedendo al governo di essere convocati e di garantire la continuità per oltre un migliaio di lavoratori.
Per la vertenza Abramo, “abbiamo letto solo tante enunciazioni, ma nulla che dia una vera prospettiva a questa realtà e alle migliaia di persone che in essa lavorano. Nessuno può pensare di lasciare al proprio destino queste persone, condannandole insieme al loro territorio a gestire questa bomba sociale. Bisogna intervenire anche sui committenti per dare continuità operativa. Il ministro Urso si era impegnato ad avviare un confronto anche sull’intera filiera: stiamo ancora attendendo questo tavolo. Il mondo dei call center continua a vivere enormi incongruenze nei rapporti di lavoro con tanti committenti, anche pubblici, che non rispettano i contratti nazionali e utilizzano gare al massimo ribasso. Il governo ci convochi”, concludono.
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