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Sulla narrativa siciliana di Luigi Capuana

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Sulla narrativa siciliana di Luigi Capuana

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Nel Maggio dei libri continuano gli appuntamenti sul Terrazzo Pellegrini giovedì 16 maggio alle 18.30 con la presentazione del volume “Sulla narrativa siciliana di Luigi Capuana” di Alberico Guarnieri, docente e critico letterario.

Intervengono Giuseppe Lo Castro, docente Unical e il Dirigente Scolastico del liceo statale “Lucrezia Della Valle” Loredana Giannicola.
Lo studio di Alberico Guarnieri ripercorre analiticamente la produzione narrativa di ambientazione siciliana realizzata da Luigi Capuana nel corso della sua lunga attività letteraria, anche al fine di analizzare l’immagine della realtà popolare che emerge attraverso le diverse forme narrative utilizzate dall’autore, la novella, il racconto fiabesco, la fiaba e il romanzo. Vengono in particolare prese in considerazione opere come “Le Paesane” (1894), per quanto concerne la novellistica, il romanzo “Il marchese di Roccaverdina” (1901), le fiabe di “C’era una volta” (1882) e il racconto fiabesco “Scurpiddu” (1898).
Questi testi costituiscono il primo tempo dell’approccio capuaniano al contesto siciliano, compiuto da angolazioni diverse e in periodi diversi, e svolgono la funzione di spie eloquenti della vastità degli interessi dello scrittore, nonché della sua costante volontà di operare sperimentazioni, con esiti alterni.

Il quadro ambientale e sociale che Capuana traccia della sua terra non è mai univoco, poiché le novelle e il romanzo ritraggono un mondo sottoposto a un costante sovvertimento e personaggi molto più problematici di quanto la critica abbia riconosciuto, preferendo etichettarli perlopiù come macchiette prive di qualsiasi spessore psicologico e vedendoli coinvolti in vicende inverosimili atte unicamente a suscitare il riso del lettore. Dal canto loro, le fiabe e il racconto fiabesco recano tracce di inquietudini esistenziali che tendono a travalicare l’immediato senso idilliaco.
Alberico Guarnieri è cultore di Letteratura italiana presso l’Università dalla Calabria e condirettore della collana  “Modelli di narrativa di consumo” edita dalla casa editrice Pellegrini. Collabora alle pagine culturali de “Il Quotidiano della Calabria” e alle riviste di critica letteraria “Filologia antica e  moderna”, “Letteratura e società”, “Crocevia”, sulle quali ha pubblicato vari studi inerenti ad aspetti dellla produzione letteraria dell’Ottocento e del Novecento. E’ autore di volumi, Metamorfosi e fantasmi della narrativa italiana tra Otto e Novecento, Cosenza, Pellegrini, 2004 e Sguardi, maschere, seduzioni. Da Verga a Tozzi, Cosenza, Pellegrini, 2007, di saggi apparsi in AA.VV. La tentazione del fantastico. Racconti italiani da Galdo a Svevo, Cosenza, Pellegrini, 2007, AA.VV. Colpa e ironia nella narrrativa di Grazia Deledda, Cosenza, Pellegrini, 2010 e in altri volumi.

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