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Scioperi e manifestazioni Cgil-Uil contro la manovra, si parte dalla Calabria

Calabria

Scioperi e manifestazioni Cgil-Uil contro la manovra, si parte dalla Calabria

E’ partita dalla Calabria oggi, la settimana di mobilitazione sindacale promossa da Cgil e Uil e prevista in 11 regioni contro la manovra del Governo di Giorgia Meloni

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ROMA – Al via oggi, 12 dicembre, una settimana di manifestazioni e scioperi promossi da Cgil e Uil organizzati a livello regionale “per cambiare una manovra sbagliata e contro il lavoro, per rivendicare una manovra più giusta per le persone e più utile per il Paese“. I sindacati, ricorda la Cgil, chiedono di aumentare i salari detassando gli aumenti dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro; di conferire tutele a tutte le forme di lavoro, assegnando ai Ccnl un valore generale, sancendo così anche un salario minimo e diritti normativi universali; di eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo; una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività; la tassazione degli extraprofitti che generi risorse per un contributo straordinario di solidarietà; la rivalutazione delle pensioni; risorse per l’istruzione e la sanità; la cancellazione della legge Fornero con l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e “povere”, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi.

La prima regione a mobilitarsi è la Calabria. A Catanzaro infatti, giornata di sciopero e manifestazione mentre domani, 13 dicembre, sarà la volta della Sicilia e dell’Umbria. La Puglia sciopererà giovedì 14. Lo stesso giorno mobilitazioni anche in Trentino, Valle d’Aosta e Veneto. Giovedì 15 dicembre incroceranno le braccia le lavoratrici e i lavoratori di Marche, Abruzzo e Piemonte. Venerdì 16 dicembre scenderanno in piazza, contestualmente agli scioperi, tutte le altre regioni: Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio. Maurizio Landini sarà domani in piazza a Perugia, il 14 a Bari, il 16 a Roma.

A Catanzaro i segretari regionali Santo Biondo e Angelo Sposato sottolineano come la manovra non presti alcuna attenzione per il Sud e non fornisce adeguate garanzie alla realizzazione di infrastrutture essenziali per la regione: dall’alta velocità alla statale 106 jonica e ancora il reddito di cittadinanza .

Il segretario regionale della Cgil Angelo Sposato ha sottolineato come la manovra del Governo «cancella il sud e alcuni temi importanti rispetto alla precarietà del lavoro». Gli fa eco Santo Biondo, della Uil, «una legge di bilancio che attacca pesantemente il mezzogiorno».

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