Provincia
Mendicino, nuova frana a Cozzo Pirillo. Abitazioni minacciate, evacuata una villetta
Sabato sera si è verificato un nuovo movimento franoso che ha messo a rischio l’incolumità delle persone

MENDCINO (CS) – Il sindaco di Mendicino, Antonio Palermo, dopo la relazione dei vigili del fuoco, ha emesso un’ordinanza di sgombero per un’unità abitativa (l’unica ancora rimasta abitata) che si trova in via Bruno Buozzo a Cozzo Pirillo, dopo che sabato sera, intorno alle 22:00, si è verificato un movimento franoso che ha interessato il muro di cinta e messo a rischio l’incolumità delle persone. La signora ha raccontato di un aver sentito un forte boato prima di vedere parte del terreno franare a valle a causa delle forti piogge degli ultimi giorni. In quella zona insistono due villette bifamiliari per un totale di quattro unità abitative, tre già sgomberate 13 anni fa. I vigili del fuoco hanno accertato il crollo del muro ed hanno invitato il primo cittadino ad emettere l’ordinanza di sgombero.
Una situazione, infatti, che torna a ripetersi a distanza di anni, visto che in quella zona si era già verificato un grosso movimento franoso che, all’epoca, portò allo sgombero delle tre villette e 8 famiglie per un totale di 25 persone. Era l’8 febbraio del 2009 quando, a causa delle incessanti piogge, una parte di costone si staccò all’improvviso e scivolò verso valle portandosi dietro il cortile e una porzione della cancellata di un complesso di villette appena realizzate, e altre ancora da completare. La frana interessò anche il muro di cinta costruito proprio per bloccare eventuali smottamenti. Diverse le abitazioni che vennero danneggiate con crepe e fenditure. Fu anche aperta un’inchiesta della magistratura per accertate di chi siano state le responsabilità e la protesta di decine di residenti della collina, più di trenta famiglie, che chiesero spiegazioni e certezze sullo stato di sicurezza del terreno, che, secondo quanto riportato dai cittadini, continuava a muoversi, perché il movimento franoso non si arrestò mai.
Il sindaco di Medicino ha spiegato che “si tratta di una lunga e complessa vicenda, che interessa anche la magistratura. Da parte del Comune è stato fatto tutto il possibile, considerando che si tratta di un complesso privato dove l’Amministrazione non può intervenire in nessun modo. In quella zona insistono quattro villette, tre erano già state sgomberate con la prima frana, mentre l’ultima era ancora abitata. Non stiamo parlando di un terreno comunale, ma di case private costruite su terreni privati. Li il problema e sul muro di recinzione che da verso il costone di montagna che non era stabile. Come Amministrazione ho fatto quello che era nelle mie competenze per l’incolumità delle persone, ovvero interessare i vigili del fuoco e dopo aver ricevuto la relazione ho emanato l’ordinanza di sgombero dell’unica signora che era rimasta. Personalmente, dispiaciuto anche per quelle famiglie, mi sono recato più volte alla Regione e alla protezione civile regionale per cercare una soluzione, ma mi è stato ribadito anche da loro che si tratta di terreni privati dove l’Ente non può intervenire”.
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