Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Poste chiuse? “Interruzione di pubblico servizio”

Archivio Storico News

Poste chiuse? “Interruzione di pubblico servizio”

Pubblicato

il

S.PROCOPIO(REGGIO CALABRIA) – Eduardo Lamberti-Castronuovo, sindaco del comune di San Procopio avanza l’ipotesi del reato

di interruzione di pubblico servizio per l’ingiustificata chiusura del locale ufficio di Poste Italiane.

Ha, dunque, invitato alle opportune indagini, vì il Comandante dei Carabinieri della Provincia di Reggio Calabria, la Direzione Provinciale di Poste Italiane, il Prefetto e il Questore di Reggio Calabria, affinche’ ciascuno investighi per il settore di propria competenza. 

“Nonostante debba essere aperto tre giorni a settimana, – dice – numerosi cittadini ci hanno segnalato come spesso questo non avvenga. Piu’ volte abbiamo contattato, tanto per telefono quanto per iscritto, la sede provinciale di Poste Italiane per evidenziare il problema e trovare una soluzione, ma l’unica risposta che ci e’ stata data e’ che non si puo’ fare nulla a causa della carenza di personale; il servizio viene garantito da un unico addetto, per cui e’ lecito supporre che in caso di ferie o malattia di quest’ultimo, l’ufficio postale rimanga immancabilmente chiuso, anche se per un solo giorno, cosa che nei fatti avviene frequentemente, come molti nostri concittadini lamentano”. “L’interruzione di questo servizio essenziale”, prosegue il sindaco, “danneggia gravemente la popolazione, gia’ disagiata data l’esigua disponibilita’ dei giorni di apertura, e costretta, a causa della chiusura degli uffici, a recarsi nei paesi vicini per poter usufruire dei servizi postali, il tutto con una viabilita’ gia’ di per se’ compromessa, anche dalle ultime piogge, senza voler tener conto dell’ulteriore aggravio dovuto all’eta’ avanzata di molti nostri concittadini. Questa situazione – dichiara – non puo’ andare ancora avanti cosi’, la popolazione e’ stanca di vedersi negati quei servizi per i quali contribuisce regolarmente; abbiamo gia’ dovuto sopperire alle gravi carenze subite dalla cittadinanza, come la Scuola che solo dopo esserci sobbarcati ingenti oneri siamo riusciti a riaprire; abbiamo fatto rivivere il teatro, ma purtroppo il servizio postale non e’ ancora nelle nostre competenze; stando cosi’ le cose, non ci resta ora che impiantare un allevamento di piccioni viaggiatori per riuscire a spedire delle lettere”.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA