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Un insegnamento da ricordare

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Un insegnamento da ricordare

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COSENZA – Una lezione di vita. Questo non vuole essere un articolo classico, ma semmai un pensiero interiore e al tempo stesso tenero che

voglio condividere con voi. Un racconto sull’amicizia, sugli affetti, sulla tenerezza. Valori che spesso perdiamo di vista. Qualche giorno fa, esattamente la mattina dell’ultimo dell’anno, all’età di sette anni, il mio cane, un Labrador biondo, di nome Camilla è morto, stroncato da un infarto, forse intestinale o cardiaco. Camilla, un pò per questioni di mole, un pò per esigenze familiari nostre, era ospite (anche se faceva la padrona, ndr) di una bella struttura all’aria aperta, in piena campagna, situata al confine tra Torano e Mongrassano. Ad accorgersi della sua morte (ed è qui che voglio iniziare il mio racconto) è stata Sheila, un pastore belga di taglia grande, con cui Camilla condivideva lo spazio in un recinto. Sheila e Camilla erano abituate a giocare sempre. Ma l’altra mattina, Camilla non ha potuto farlo. Il titolare della struttura, quando c’ha comunicato il decesso del nostro cane, c’ha tenuto a raccontarci questa storia. Sheila, infatti, dopo aver cercato di far alzare Camilla, abbaiandola, non vedendola muoversi, ha provato a chiamarla con le zampe, ma senza ottenere alcuna risposta. Il mio labrador biondo era già volato in cielo. Allora Sheila s’è intristita, mettendo il suo muso sulla faccia di Camilla, quasi a volerle dare l’ultimo saluto. Poi ha iniziato ad abbairare, forte, ma così forte che il titolare della struttura è uscito frettolosamente di casa, pensando fossero entrati degli estranei. No quell’abbaiare forte era un gesto di dolore, un urlo di disperazione e di rabbia per quell’amica a quattro zampe morta. Da brividi anche il momento della sepoltura. Quando il titlare della struttura ha preso in braccio Camilla per seppellirla, gli altri cani, in quel momento tutti liberi, hanno smesso di giocare, mangiare e rincorrersi. In fila indiana si sono messi dietro il feretro di Camilla per accompagnarla fino alla sua tomba. Hanno osservato anche il silenzio, senza abbaiare nemmeno per un secondo. Sono rimasti tutti lì fermi, immobili. Anche una gatta, amica preferita di Camilla, è rimasta lì, accucciata sul punto esatto in cui Camilla è stata seppellita. Che lezione di vita. Grazie amici a quattro zampe. Grazie per questo insegnamento, grazie per questa lezione di vita, grazie per averci fatto capire che a volte, anzi forse troppo spesso, i veri animali sulla terra siamo noi e non voi. E’ vero quando si dice che vi manca qualcosa. Sì, la parola. Grazie. Ciao Camilla.

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