Calabria
Aifa sospende AstraZeneca in via precauzionale. Oltre 1 milioni le dosi già somministrate
Sospesa in via precauzionale e temporanea la somministrazioni delle dosi in tutta Italia. Stesso provvedimento anche in Francia e Germania
COSENZA – L’Agenzia italiana del farmaco Aifa, ha deciso la sospensione precauzionale e temporanea del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA. L’Aifa ha anche comunicato che renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, “incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”. La decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paesi europei come, ad esempio, Germania e Francia. Dopo lo stop di Danimarca, Norvegia e Islanda, oltre a Estonia, Lituania, Lettonia e Lussemburgo, anche le autorità sanitarie dell’Irlanda hanno chiesto al governo di sospenderlo. Fonti del ministero della Salute hanno fatto sapere che la decisione della sospensione delle somministrazioni del vaccino Astrazeneca, per ragioni esclusivamente precauzionali, da parte di Aifa è stata presa dopo un colloquio tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza che ha avuto colloqui con i ministri della Salute di Germania, Francia e Spagna.
In Italia già somministrate oltre 1 milione di dosi
Su 2.196.000 dosi di vaccino Astrazeneca consegnate in Italia ne sono state somministrate 1.093.800 milioni – in base ai dati pubblicati sulla dashboard del governo e sul sito ‘Our World in data’ -, il 49,8% di quelle arrivate nel nostro paese. Le prime dosi del siero dell’azienda anglo-svedese sono state somministrate in Italia l’11 febbraio: quel giorno furono fatte 2.919 inoculazioni, mentre il picco al momento è stato raggiunto venerdì scorso, con 64.684 dosi somministrate. Intanto il sito ufficiale dell’Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco, sta avendo disservizi dopo che è stata resa nota la notizia della sospensione in via precauzionale e temporanea dell’utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Il sito è down a intermittenza da circa 1 ora, è tornato brevemente online ma continua ad avere problemi di accesso, a singhiozzo. Collegandosi ad aifa.gov.it, infatti, compare una schermata bianca con la scritta “Service Unavailable”. Al momento non ci sono comunicazioni ufficiali sui canali social dell’Aifa riguardo il disservizio che potrebbe essere stato causato dai numerosi accessi degli utenti che cercano informazioni.
Nas sequestrano un nuovo lotto
Questa mattina i carabinieri del NAS hanno effettuato diversi sequestri, presso tutti gli HUB di distribuzione e i centri di vaccinazione dove sono state consegnate complessivamente 393.600 dosi, relative al lotto di vaccino Covid-19 ABV5811 di AstraZeneca, già bloccato in Piemonte. Il sequestro è al fine di “porre a vincolo i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza”. La procura di Biella ha aperto una inchiesta sulla morte di Sandro Tognatti, il professore di clarinetto di 57 anni morto nella sua abitazione di Cossato poche ore dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Le indagini sono coordinate dal procuratore Teresa Angela Camelio e dirette dal sostituto procuratore Paola Francesca Ranieri, che ha disposto il sequestro delle dosi del lotto. Ma quella del professore di Cossato è solo l’ultimo dei casi che in queste ultime ore sono state segnalate in alcune regioni italiane e l’inchiesta di Bologna si aggiunge alle altre Procure (dopo Catania, Trapani, Napoli, Siracusa e Bologna) che indagano. Azioni, quelle dell’Unità di crisi piemontese come quelle della magistratura, a scopo precauzionale che solo ieri avevano spinto l’Aifa a rassicurare: “c’è un’ingiustificato allarme sulla sicurezza del vaccino”. Rispetto ai vaccini “c’è molta emotività e lo ricordo già ai tempi dell’influenza” quando si sospese la vaccinazione “e poi si dimostrò che quelle morti non erano correlate”, assicurava Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che parla di “allarme ingiustificato”
Ieri la nota della casa Farmaceutica “nessun rischio”
La stessa azienda aveva fornito dati sull’affidabilità del siero che evidenziano “nessun aumento di rischio per embolia o trombosi“. Garantisce la sicurezza del proprio vaccino anche l’azienda che parla “di 15 trombosi e 22 embolie su 17 mln vaccinati” in Europa e in Gb. Non c’è, insomma, “nessuna correlazione sinora dimostrata – aveva evidenziato Palù – se non una relazione temporale, tra la vaccinazione e l’evento nefasto”.
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