Italia
Bonus vacanze al via, ma si parla già di flop. Condacons “è solo fumo negli occhi”
Al via da oggi il bonus vacanze per chi ha l’Isee sotto i 40mila euro. Misura massima di 500 euro, da utilizzare per l’80% sotto forma di sconto per il pagamento del servizio turistico e per il 20% come detrazione d’imposta. Duro il Condacons “non servirà a nulla. I dubbi di Federalbrghi. E per Assoturismo e Assohotel, solo 2 vacanzieri su 10 erano interessati ad usarlo
COSENZA – l’Unione europea riapre ufficialmente le sue frontiere esterne a 15 Paesi terzi, tra cui la Cina e a Roma arriva Zurab Pololikashvili, il segretario generale dell’Unwto, l’agenzia dell’Onu che si occupa di turismo che ha scelto proprio l’Italia per iniziare il #RestartTourism mondiale. E sempre oggi parte il bonus vacanze, il provvedimento principale del decreto Rilancio per fare uscire il settore (che vale il 13% del Pil nazionale e il 14% dell’occupazione) dalla crisi eccezionale seguita all’emergenza coronavirus. Un provvedimento in cui il governo crede molto, tanto da dedicargli 2,4 miliardi, ma che non ha mai convinto gli operatori che anche alla vigilia rimangono “tiepidi”. L’agevolazione rivolta ai nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 40 mila euro, destinata al pagamento di servizi offerti in Italia da imprese turistico-ricettive, agriturismi e bed&breakfast. “Il bonus vacanze – spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – è un grosso punto interrogativo, al momento l’80% è compensato solo il mese dopo e il 20% è uno sconto che si fa al cliente. Questo vuol dire che non tutti gli alberghi potranno accettarlo. I conti comunque sono abituato a farli alla fine e a fine settembre capiremo quanto di questi 2,4 miliardi che sono stati stanziati sarà stato utilizzato. E se avrà funzionato sarò il più felice del mondo, contento di essere smentito”.
“Il bonus vacanze? Ad oggi sembra essere un’occasione persa: l’importo è ridotto, è difficile accedervi e genera incertezze per le imprese. Secondo un sondaggio che abbiamo condotto con SWG, a metà giugno solo 2 vacanzieri su 10 erano interessati ad usarlo“. Così Corrado Luca Bianca, direttore di Assoturismo e Assohotel Confesercenti, commenta con l’ANSA il bonus vacanze che da domani al 31 dicembre può essere utilizzato in tutta Italia dalle famiglia che ne hanno diritto. “L’idea di incentivare i viaggiatori italiani, in una fase di crollo dei flussi di turisti dall’estero, è assolutamente positiva ed utile. Purtroppo, però, la realizzazione dello strumento non è stata all’altezza degli obiettivi. Così com’è, infatti il bonus soffre di almeno tre problemi strutturali, che gli impediscono di funzionare come da intenzioni”. Il primo ostacolo è l’importo, secondo Confesercenti. “Se lo scopo è aiutare ad andare in vacanza in difficoltà, 500 euro – spiega – sono troppo pochi. In secondo luogo, la fruizione è troppo farraginosa, soprattutto per quella parte della popolazione che non ha dimestichezza con le tecnologie digitali. Tra app, Spid, Dis, Isee e QR temiamo che tanti rinunceranno ad utilizzarlo. Il terzo ostacolo è il peso che il provvedimento ha sulle imprese: non tutte le strutture possono permettersi di scontare immediatamente l’80% del costo del soggiorno o del servizio. Un problema aggravato dalla mancanza di chiarezza sulle tempistiche di rimborso, sulla cedibilità a terzi del credito di imposta da parte delle imprese che ricevono il bonus”.
Il bonus spetta nella misura massima di 500 euro, da utilizzare per l’80% sotto forma di sconto per il pagamento del servizio turistico e per il 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi. Con il provvedimento firmato lo scorso giovedì dal direttore dell’Agenzia, dopo aver sentito l’Inps e avere acquisito il parere favorevole dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, vengono fornite le modalità per permettere a famiglie e imprese turistiche di richiedere, attivare e utilizzare il bonus. Sul sito delle Entrate, inoltre, è disponibile una guida che illustra tutti i meccanismi per richiedere l’agevolazione, le date da ricordare e gli importi di cui possono fruire le famiglie, in base al numero dei componenti. Per tutti i dubbi il Mibact ha realizzato delle Faq con tutte le risposte (LEGGI QUI)
IL CALENDARIO DEL BONUS
Il Bonus vacanze può essere richiesto e utilizzato sul territorio nazionale da oggi 1° luglio e fino al 31 dicembre 2020 da uno dei componenti del nucleo familiare, anche diverso dal soggetto che lo richiede, e può raggiungere un importo massimo di 500 euro nel caso delle famiglie composte da almeno tre persone. Per le famiglie composte da due persone, l’importo del bonus è pari a 300 euro e, in caso di nuclei familiari composti da una sola persona, pari a 150 euro. Per fruire del bonus, le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione per i servizi resi da una sola struttura ricettiva e vanno documentate con fattura, documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore, con indicazione del codice fiscale di chi intende fruire del bonus.
L’APP IO PER RICHIEDERE E ATTIVARE IL BONUS
Per richiedere l’agevolazione il cittadino deve installare ed effettuare l’accesso a IO, l’app dei servizi pubblici, resa disponibile da PagoPA Spa. Una volta entrati nell’app, a cui si accede mediante l’identità digitale Spid o la Carta d’Identità Elettronica, il contribuente dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2020 potrà richiedere il bonus dopo aver verificato di averne diritto (se ha, cioè, una Dichiarazione sostitutiva unica – Dsu – in corso di validità, da cui risulti un indicatore Isee sotto la soglia di 40mila euro). In caso positivo otterrà un codice univoco e un QR-code che potranno essere utilizzati per la fruizione del bonus. Per poter accedere al bonus è quindi importante, anche prima del 1° luglio 2020: – assicurarsi di avere presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) per il calcolo dell’Isee; – dotarsi di una identità digitale Spid, se non si è gia’ in possesso di una Carta d’Identità Elettronica abilitata per l’accesso all’app IO; – installare sul proprio smartphone IO, l’app dei servizi pubblici.
LE DUE FORME DEL BONUS
Il bonus viene utilizzato in due forme. L’80% dell’agevolazione, infatti, viene attribuita ad uno qualunque dei componenti della famiglia sotto forma di sconto diretto, al momento del pagamento del servizio turistico presso la struttura ricettiva prescelta. Il restante 20% sarà portato in detrazione dalle imposte dovute nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno, dallo stesso soggetto che ha utilizzato lo sconto e che quindi dovrà essere l’intestatario della fattura, del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore del servizio turistico.
IL CODICE UNIVOCO PER SPENDERE IL BONUS
Al momento del pagamento dell’importo dovuto, da effettuare esclusivamente presso la struttura turistica, il componente del nucleo familiare che intende fruire del bonus deve comunicare al fornitore il codice univoco generato dall’app IO o esibire il relativo QR-code. Oltre al codice, il Bonus visualizzato nell’app include anche il riepilogo dei seguenti dati: l’importo dello sconto e quello del beneficio fiscale, l’elenco di tutti i componenti del nucleo familiare a cui è attribuito il Bonus e il periodo entro cui è possibile utilizzarlo. Per riscuotere il Bonus, la struttura ricettiva dovrà verificarne la validità inserendo il codice univoco, il codice fiscale del cliente e l’importo del corrispettivo dovuto in una procedura web dedicata, disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, accessibile con le ordinarie modalità di accesso ai servizi telematici dell’Agenzia (Spid, Cie, credenziali Entratel/Fisconline). In caso di esito positivo del riscontro, il fornitore può confermare a sistema l’applicazione dello sconto e da questo momento l’agevolazione si intende interamente utilizzata.
IL RECUPERO DELLO SCONTO PER LA STRUTTURA
Il fornitore recupera lo sconto effettuato sotto forma di credito d’imposta che potrà essere utilizzato, a partire dal giorno lavorativo successivo alla conferma dello sconto, in compensazione nel modello F24 senza limiti di importo oppure potrà essere ceduto a terzi, anche diversi dai propri fornitori, compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari. La cessione dovrà essere comunicata all’Agenzia attraverso una procedura web dedicata, accedendo alla propria area riservata del sito web delle Entrate.
Codacons, non servirà a nulla, iter rompicapo
Il bonus vacanze “non aiuterà né il turismo, né le famiglie, e non contribuirà a ridurre la spesa degli italiani che decideranno di andare in villeggiatura questa estate”. Lo afferma il Codacons, che critica l’incentivo ritenendo la procedura per accedere al bonus “un rompicapo che scoraggerà molti cittadini”. “Il bonus vacanza – afferma il presidente Carlo Rienzi – è fumo negli occhi degli italiani. La sua efficacia è infatti estremamente limitata a causa dei limiti stringenti imposti dal governo: non potrà ad esempio essere utilizzato da chi prenota attraverso piattaforme come Booking o Airbnb, e taglia quindi fuori una enorme fetta di consumatori. Varrà solo per chi ha un Isee inferiore ai 40mila euro, si potrà usare solo all’80% come sconto diretto sulle tariffe e il suo valore scende a 300 euro per un nucleo di due persone e si dimezza a 150 euro per un nucleo con una sola persona”. “Ma al di là di queste limitazioni pratiche, i rincari – sostiene ancora – che si stanno registrando nel comparto turistico, dai voli aerei agli stabilimenti balneari, passando per hotel, alberghi e strutture ricettive, annulleranno e supereranno i pochi benefici garantiti dal bonus. Proprio per aiutare il turismo locale e offrire un servizio a chi andrà questa estate in vacanza, il Codacons ha lanciato il progetto “OK Comune – Post Covid, Avanti Turismo”, un riconoscimento dedicato ai piccoli Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti che, in tema di Covid-19, si sono distinti per la sensibilità e l’impegno concreto per il rilancio del proprio territorio, e propone una convenzione a quelle amministrazioni che decideranno di incrementare il bonus vacanze attraverso sconti aggiuntivi al bonus vacanze e pacchetti su alberghi e altri servizi. I comuni interessati – già in molti hanno aderito all’iniziativa – possono inviare una mail all’indirizzo
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