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Opposizione all’attacco dell’Esecutivo Stasi

Ionio

Opposizione all’attacco dell’Esecutivo Stasi

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Dura nota dei gruppi de Il coraggio di Cambiare l’Italia – Lega Salvini – Graziano Sindaco (Giuseppe Graziano, Adele Olivo, Vincenzo Scarcello, Costantino Baffa e Gennaro Scorza) alle Linee programmatiche

 

 

 

CORIGLIANO-ROSSANO – “Non vogliamo essere Cassandra e saremmo felicissimi domani di smentire noi stessi, ma crediamo che Corigliano-Rossano si sia avviata verso un periodo di buio e di grandissima approssimazione. Il sindaco Stasi ha dimostrato, purtroppo, di non avere alcuna idea realmente fattibile per costruire la “città normale” che ha declamato dai palchi elettorali. Le linee programmatiche, oltre ad essere un soufflé di parole scopiazzato da programmi di altri sindaci, non hanno alcuna visione. Ma soprattutto non dicono come e quando le intenzioni del primo cittadino e della sua maggioranza potranno essere realizzate. La verità, sottesa nell’illustrazione del programma di mandato, è che da cittadini della terza città della Calabria, viviamo alla giornata avvinghiati dalle emergenze, che non si riesce a risolvere, e rifocillati da una lunga ondata di populismo che, però, sta finendo la sua forza propulsiva. Tant’è che ci ritroviamo a fare i conti con la nuda e cruda realtà: finanziamenti che si perdono; servizi per le fasce deboli che non vengono erogati (e se vengono erogati sono scadenti); nessuna strategia per la tutela dell’ecosistema e dell’ambiente e per lo sviluppo del territorio; manutenzione ordinaria inesistente; macchina comunale nel caos ed una comunità che non si sente autorevolmente guidata”.

È durissima la nota di commento dei consiglieri comunali del gruppo di Opposizione Il Coraggio di Cambiare l’Italia – Lega Salvini – Graziano Sindaco (Giuseppe Graziano, Adele Olivo, Vincenzo Scarcello, Costantino Baffa e Gennaro Scorza) alle Linee programmatiche e di mandato proposte dal sindaco Stasi all’Assemblea civica durante la seduta dello scorso giovedì 14 novembre 2019.

I consiglieri spiegano il proprio voto contrario all’ultima assise consiliare  “perché non vogliamo essere co-responsabili del declino che si prospetta per la Città. Perché alla fine Stasi se la prenderà – come ha sempre fatto – con il “sistema ostile”, tendando di salvare il suo carrierismo politico, mentre la terza Città della Calabria si ritroverà con un cumulo di cocci che dovranno poi essere ricompattati».

Ricco l’elenco di delusioni dei firmatari della nota. In primis, “l’incapacità di essere autorevoli nel rivendicare i diritti della Città. Corigliano-Rossano già all’insediamento del nuovo esecutivo poteva essere beneficiario di un fondo di 7milioni di euro per i lavori di riqualificazione della rete idrica; per ammissione dello stesso sindaco oggi sappiamo che quei soldi non ci sono più e non si sa che direzione abbiano preso”. Ma anche sulla gestione dell’ordinario ci sarebbero inefficienze. Si legge nella nota affidata alla stampa che nelle casse comunali sarebbero già pronti due milioni di euro “per la riqualificazione idraulica del torrente Acqua del Fico che durante l’alluvione del 2015 si è riempito di detriti e che oggi, in caso di forti piogge, rappresenta un pericolo per l’assetto del territorio. Questi soldi non si riescono a spendere perché non c’è coraggio nelle scelte”. Al terzo punto viene contestata “incapacità di programmare. Differenziata, Porto ed ex centrale Enel, sono tre grandi questioni da cui bisognava partire immediatamente per dare una direzione di sviluppo a Corigliano-Rossano”.  I dati sulla differenziata per i consiglieri comunali di minoranza non sarebbero confortanti negli ultimi tre mesi con “un decremento di 13 punti percentuali sull’area di Corigliano e di 9 su quella di Rossano, mentre non sappiamo (nemmeno in questo caso) che fine abbiano fatto i soldi per le bonifiche delle ex discariche di Olivellosa e Cotrica. Sulla questione Porto, Stasi ci ha fatto nuovamente l’elenco di tutti i problemi che ha la struttura, guardandosi bene dal tracciare gli step ed il cronoprogramma di interventi che intende attuare per portare nella darsena i servizi che oggi mancano alla marineria peschereccia e per rilanciare l’area d’attracco turistico. Mentre su Enel si continua a parlare di prospettive mentre la prima, indispensabile ed immediata azione che si dovrebbe chiedere alla holding energetica è quella di avviare il piano di bonifica e caratterizzazione dell’area».

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