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Disastro Sanità, Oliverio a PresaDiretta: «siamo al collasso». Gratteri: «l’arroganza del potere»

Calabria

Disastro Sanità, Oliverio a PresaDiretta: «siamo al collasso». Gratteri: «l’arroganza del potere»

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Una sanità che mette in luce, qualora ce ne fosse bisogno, il divario tra il Nord e il Sud del Paese. A PresaDiretta è andata in scena la vergogna della sanità nella nostra regione, manipolata e ridotta ai minimi termini sulla pelle dei cittadini

 

ROMA – Ospite della trasmissione in onda su Rai3, guarda le immagini del servizio e batte nervosamente le dita sul tavolo al quale è seduto, nello studio di PresaDiretta dove ieri si è parlato della sanità in Calabria. Il presidente della Regione, Mario Oliverio ha ancora una volta definito il Decreto dell’ex ministro Grillo “Disastro Calabria” ed ha presentato una situazione al collasso, che a suo dire, è stata generata anche da un commissariamento del settore che va avanti da quasi 10 anni. PresaDiretta ieri sera ha raccontato di un Servizio Sanitario Nazionale, gratuito e universale, che il mondo ci invidia, la più grande conquista degli ultimi 40 anni ma anche di anni tagli, blocchi del turnover, dissesti, piani di rientro ed episodi di corruzione come quelli che vedono protagonista la Calabria.

E quando il conduttore e giornalista Riccardo Iacona chiede al presidente Oliverio perchè la Regione non si è mai chiesta come mai l’Asp di Reggio Calabria in tutti questi anni non avesse mai presentato un bilancio, la risposta è stata vaga. Un buco da milioni e milioni. Il servizio mostrato ai telespettatori è eloquente e rappresenta tutta la vergogna di quello che il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri ha definito “l’arroganza del potere”.

Dall’inchiesta Mala Sanitas della Procura di Reggio Calabria, che poi ha portato il Governo alla decisione di sciogliere l’Asp di Reggio Calabria fino al recente scioglimento per accertate infiltrazioni mafiose dell’Asp di Catanzaro, dopo l’inchiesta coordinata proprio da Gratteri, Quinta Bolgia. Un quadro drammatico le cui colpe secondo Gratteri “sono da ricercare nella ‘ndrangheta e nella massoneria deviata, persone che credono di avere il potere di non essere toccate” .

Oliverio ha spiegato, dopo il passaggio dell’ex direttore dell’Asp di Reggio Santo Gioffrè, di aver accertato situazioni gravissime e dopo aver nominato Gioffrè e aver visto le carte dell’Asp reggina, lo avrebbe invitato ad andare in Procura: “dopo il caso Giuffré mi è stata tolta la possibilità di scelta”. Oliverio ha nuovamente puntato il dito contro il Decreto Calabria dell’ex ministro Grillo definito non “Salva Calabria” ma “Disastro Calabria”. Poi tutto quello che riguarda la spesa per i cittadini che vanno a farsi curare fuori dalla Calabria e il blocco delle assunzioni: “Mancano 4.000 tra medici e infermieri e presto, a dicembre, saranno licenziati mille precari”. Nulla di nuovo se non l’appello che il neo ministro Roberto Speranza possa mettere mano al disastro della sanità nella regione.

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