Cosenza
Autismo, “Sporcatevi le mani” anche a Cosenza
I figli sono sempre figli in “qualsiasi modo ti guardino e vivano la vita” e vanno abbracciati sempre. Sporcatevi le mani abbraccia i figli e le famiglie
COSENZA – Anche a Cosenza parte l’iniziativa “Sporcatevi le mani” dallo studio legale Coppa che si è reso protagonista di promuovere l’iniziativa della Fondazione “I Bambini delle Fate” che vuole finanziare, in ogni provincia italiana, la realizzazione di progetti per il sostegno di ragazze e ragazzi affetti da autismo. Per fare questo stiamo raccogliendo donazioni spontanee, costanti e mensili, da privati cittadini e nel contempo organizzando gruppi di volontariato (le nostre Fate) che ci diano una mano per la raccolta dei fondi necessari alla realizzazione dei nostri/vostri progetti.
«L’obiettivo – spiega Massimiliano Coppa – merita piena condivisione per il fine ultimo previsto che consente di aiutare tante persone che hanno bisogno di aiuto». La famiglia Coppa non è nuova nelle iniziative a sostegno di chi ha bisogno. Tra le tante attività svolte hanno contribuito a sostenere il progetto “Aba Summer”, nella realizzazione di una vacanza estiva presso la Casa del Sacro Cuore sulla costa degli Dei in località Briatico (VV) in cui i ragazzi hanno svolto un programma educativo immersi nella natura.
L’associazione si occupa esclusivamente di comunicazione sociale e raccolta fondi regolare: lavoriamo quotidianamente per creare gruppi di sostenitori che accompagnino nel tempo, con continuità e possibilità di programmazione dei servizi, progetti di inclusione e autonomia volti a migliorare la vita delle tante, troppe famiglie che vivono la sfida dell’autismo e della disabilità ogni giorno.
LA STORIA DI FRANCO E ANDREA
La storia di Franco e Andrea, padre e figlio, in un’avventura chiamata autismo. La scoperta a pochi anni di vita, un giorno all’asilo. Poi “la bufera”. C’è stata la prima volta in cui il medico ha svelato la malattia a -siena, un centro che segue i ragazzi nei primi segnali di qualcosa che non va. Andrea rimase tre giorni con la madre e poi la diagnosi. Suo figlio soffre di autismo.
Franco non ha mai smesso di urlare per 350 chilometri di tragitto, da Siena a Castelfranco, da solo. Un dramma molto forte questo dell’autismo quando entra nelle famiglie. “I pugni che si è presa la macchina lo sa solo Dio – racconta Franco-. Uno sfogo da cui ho deciso: o mi metto a piangere, o mi abbatto tutta la vita, o metto energia positività; decidi che è un tuo figlio che a 2 anni vive una vita diversa rispetto agli altri e devi condurlo per una strada un po’ buia rispetto a quella che è l’autismo”
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