Rende
Reclusa tredici anni in un carcere turco e assassinata, Rende racconta la storia di Sara
Con ‘Tutta la mia vita è stata una lotta’ Rende ripercorre l’esistenza di Sakine Cansiz, rivoluzionaria kurda uccisa nel 2013 dai servizi segreti turchi a Parigi insieme ad altre due attiviste
RENDE (CS) – “Prosegue il nostro narrare i movimenti di resistenza delle donne nei paesi in conflitto”. Così Marina Pasqua, assessora alle pari opportunità, politiche d’inclusione e Immigrazione del Comune di Rende, presenta ‘Sakine Cansiz. Come un corpo solo’ iniziativa promossa da Rete Kurdistan Cosenza che si terrà domenica 13 gennaio alle 18,00 nella sala del cinema Santa Chiara nel centro storico rendese. “Dopo aver discusso e riflettuto lo scorso maggio – ha affermato l’assessora del Comune di Rende – intorno al processo di autodeterminazione delle donne in Sudamerica come risposta quotidiana al clima di violenza e abusi che si respira in quei territori, abbiamo pensato di volgere lo sguardo verso il medio oriente dove si registra un inasprirsi dei conflitti.
Il ruolo delle donne in Siria, come nei paesi arabi appare centrale e di vitale importanza per contrastare la cultura sessista di quei luoghi. Per questo abbiamo scelto di raccontare l’impegno per l’affermazione di una società basata sulla giustizia, la democrazia paritaria e il rispetto fra i generi portato avanti dai movimenti delle donne spesso a costo delle proprie vite”. Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Marcello Manna e delle assessore Marta Petrusewicz e Marina Pasqua, Marta Puntillo della Rete Kurdistan Cosenza introdurrà la relazione di Ozlem Tanrıkulu, presidente dell’Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia (UIKI Onlus). Modera l’incontro la giornalista Simona De Maria.
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