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“Sorrisi e note”, torna di scena la Terra di Piero e la solidarietà (video e foto)

Cosenza

“Sorrisi e note”, torna di scena la Terra di Piero e la solidarietà (video e foto)

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Venerdì 7 dicembre, alle ore 20.30, presso il cine teatro Garden di Rende andrà in scena “Sorrisi e note”, una serata a sostegno del progetto Saam in Namibia con Checco Pallone, Simona Micieli, Dario Brunori, Peppe Voltarelli, Sasà Calabrese, Antonio Filippelli, Eliseno Sposato e Roberto Giacomantonio in “Tre uomini e na seggia”

 

COSENZA – Ci risiamo, Sergio Crocco e la Terra di Piero ancora una volta tirano fuori dal cappello magico un’altra chicca per Cosenza, “Sorrisi e note”, l’evento che apre le festività natalizie nella città bruzia; il vero evento potremmo definirlo, degno di aprire il Natale cosentino perchè creato per portare solidarietà, aiuti, pace, amore e sorrisi. L’intento dell’evento, come tutti quelli realizzati dall’associazione del “fare” e non del dire è quello di raccogliere fondi per il nuovo progetto che migliorerà la vita ai tanti bambini della Namibia, che ci piace sempre sottolineare, un’altra figlia di mamma Africa. Perchè Sergio Crocco ci mette la faccia, tutti gli associati della Terra di Piero ci mettono la faccia, il tempo, il denaro e soprattutto ci credono. Ed infatti le opere si realizzano, gli aiuti arrivano e qualche sorriso in più, su questa terra, si riesce a regalare a piccoli innocenti che non hanno colpe; bambini che non hanno il tempo di fare i capricci – come racconta Sergio Crocco –  perchè non conoscono il significato della parola capriccio, perchè devono cercare di sopravvivere alla povertà ed alla fame.

 

Baraccopoli infinita di Goreangab, Windhoek, Namibia. Nella maggior parte delle lingue africane è inesistente la parola “capriccio”. Lui non avrebbe tempo ne forza per farne. Questo bimbo ritorna con l’acqua da portare nella sua capanna. Questo bimbo dovrebbe solo giocare.

 

Sorrisi e Note, 7 dicembre, nel giorno della vigilia dell’Immacolata per accogliere tra musica, spettacolo, teatro, risate e cuddruriaddri tutti coloro che vorranno donare un sorriso ad un bimbo, alla modica cifra di 10 euro, un biglietto acquistabile presso la Terra di Piero oppure “In Prima Fila”. Lo spettacolo a sostegno del progetto Saam in Namibia, che significa “Insieme”, vedrà la presenza di grandi nomi : Checco Pallone, Simona Micieli, Dario Brunori, Peppe Voltarelli, Sasà Calabrese, e il trio che sta spopolando Antonio Filippelli, Eliseno Sposato e Roberto Giacomantonio in “Tre uomini e na seggia”

A conti fatti sarebbero due pacchetti di sigarette in meno, una pizza ed una birra in meno, un giro in macchina in meno…piccole privazioni che contribuirebbero a realizzare il grande container che per marzo prossimo partirà per la Namibia. Il terzo container che la Terra di Piero realizza e porta a destinazione: Madagascar, Tanzania e oggi Namibia. Dal primo dicembre partirà la raccolta di beni di prima necessità da portare ai bambini in Africa. E insieme al container ci sarà bisogno di tanto altro. Per questo che la Terra di Piero, come sempre si appella a tutta la solidarietà dei cosentini e di tutti coloro che hanno conosciuto il lavoro svolto dall’associazione e soprattutto le opere portate a termine.

 

 

NAMIBIA, DIARIO DI BORDO DI SERGIO CROCCO

Crocco insieme al altre sette compagni di viaggio a fine ottobre è partito per una ricognizione e lui stesso racconta di avere conosciuto un’altra Africa, con ancora tanta troppa sofferenza. La gente, i bambini, vivono in baraccopoli di lamiera dove resistere al caldo “rovente”, che ti cucina la pelle, è da eroi. “Ai nostri occhi si materializza la baraccopoli di Goreangab nel quartiere di Katutura che in lingua Herero vuol dire “posto dove nessuno vuole stare”. Qui la sopravvivenza è il problema principale e quotidiano – racconta Crocco nel suo diario di bordo -. Ci spostiamo di baraccopoli e andiamo a Soweto, non prima d’avere verificato la razionalizzazione dell’acqua in tutte le baraccopoli namibiane. Un problema che diventa anche di salute pubblica“. Il racconto di Crocco  porta alla luce delle terribili realtà: “Altro giro nell’ennesima baraccopoli di Ochomuse, dove l’asilo Clever Kids cura e cresce 24 bambini di una zona altrettanto malfamata. 
Altro spostamento all’interno di Katutura e ci troviamo all’orfanorofio Orlindi. Bambini che ti guardano, ti prendono la mano e non te la lasciano più, esattamente come in Tanzania. E rivedo gli occhi di creature di pochi anni disperate e serene. Contraddizioni d’Africa. Terminiamo il giro dei due giorni a Windhoek nel Centro Khomasdal, gestito da una donna tedesca di nome e di fatto. Anita cura con amorevole fermezza 160 bambini disabili, soprattutto mentali. Un ambiente pulitissimo ed organizzato dove tanti bimbi e ragazzi con disabilità anche gravissime hanno una possibilità, semplicemente una possibilità. Abbiamo “attenzionato” questo posto come possibile zona dove costruire il Parco Piero Romeo tre“.

IL SORRISO DI GRACE E DI TUTTI I BIMBI DI MAMMA AFRICA “NON ESISTE RICCHEZZA PIU’ GRANDE”

Ad oggi, parlando con tutti coloro che hanno messo piede in Africa, insieme alla Terra di Piero, non si è ancora sentita una sola persona che abbia detto “sono solo chiacchiere” e mai nessuno potrà dirlo. E non parliamo del “popolino”, se qualcuno avesse avuto il minimo pensiero che in questi viaggi trovino posto solo chi “non ha niente di meglio da fare”. Nei viaggi della Terra di Piero in Africa, a portare aiuti fattivi sono partiti per “sporcarsi le mani di amore” e senza riflettori accesi, imprenditori, politici, giovani, artisti, insegnanti, professionisti….e tutti al rientro sono diventati più ricchi, proprio come suol dire sempre Sergio Crocco “Il mio è un guadagno più “alto”, non numerabile, incommensurabile. Bambini che hanno visto la loro qualità della vita migliorata, anche se di poco perché è poco ciò che noi possiamo riuscire a fare, mi fanno arricchire in modo esponenziale“.

A dare benzina a questa opera coraggiosa della Terra di Piero sono i sorrisi dei bambini; sorrisi innocenti e la speranza di una vita migliore. E da Cosenza, da una città del sud, dal “piede” dell’Italia c’è un gruppo di “folli” dell’amore per il prossimo che, sostenuti dal grande cuore e dalla solidarietà dei cosentini, ci sta provando e ad oggi è riuscito a lasciare un segno tangibile, proprio per quei sorrisi di innocenti che hanno diritto a vivere una vita dignitosa. Racconta sempre Crocco nel suo diario di bordo:

“In questa foto trovate il volto di Grace, Ha tre anni, vive nella grande baraccopoli di Mondesa, alla periferia di Swakopmund, città affacciata sul mare atlantico. Grace l’abbiamo incontrata nell’Asilo costruito dai ragazzi di Mammadù Onlus Italia proprio nel centro della baraccopoli. Le baracche in cui ci entri e te ne esci subito perché il caldo ti massacra, e ti scervelli pensando a come faccia Grace a vivere in quelle condizioni, come sia possibile che ci stia passando la sua infanzia. Eppure Grace ci sorride e ci sfotte. Lo fa con una naturalezza che ti disarma, che vorresti prendertela e portarla in Italia e andare a comprarle 1000 giocattoli, darle la frescura di un ventilatore, farle provare l’ebbrezza di un cono da Zorro che le possa ‘nzivare il mento. Insomma, darle un futuro. Invece non puoi e, forse, è meglio così. Non saprò mai se il sorriso di Grace resterebbe intatto di fronte alle comodità europee. So di certo che meriterebbe una vita un poco più dignitosa. Meriterebbe di non viverla a Mondesa, baraccopoli creata dopo la finta caduta dell’Apartheid per dimostrare al popolo che si poteva stare peggio. Una vita dignitosa, dicevo. Quella che vorrebbero vivere i bambini di Oshakati, Oshikuku e tutta la fascia a nord del Parco Nazionale dell’Etosha”

 

 

L’EVENTO DELLA SOLIDARIETA’ A CUI NON SI PUO’ MANCARE

“Sorrisi e note”, dunque, per portare gioia. Partecipare per dire “c’ero anche io”, perchè nel guardare la foto di Grace ognuno possa dire “ho contribuito anche io a far sorridere i bambini”. E se gli artisti si prestano con cuore alla realizzazione di un evento con uno scopo nobile, la città di Cosenza deve continuare a rispondere con lo stesso spirito nobile, come ha fatto da sempre, sin dall’inizio della nascita dell’associazione nel lontano 2011 perchè come diceva Piero Romeo “Sono quelle cose che alla fine ti rimangono

Nel suo diario di bordo Crocco termina questo viaggio di ricognizione con la promessa di ritornare per portare aiuti: “La Namibia. Stupenda ed atroce. Divina nelle bellezze naturali (da togliere il fiato) e odiosa nelle discriminazioni sociali e di classe. La Namibia per me è però il sorriso di Grace. Io riparto da lei. Riempiremo un container intero che possa ripagare il suo sorriso ed i suoi scherzi. Il paliatone che mi ha fatto e la girandola di emozioni che ha regalato a tutti noi questa figlia di ‘ntrocchia malefica e travolgente, non resterà “impunito”. Lo faremo cercando di migliorare la qualità della vita delle tante Grace che popolano la Namibia.  E’ il vero prossimo obiettivo della Terra di Piero nei mesi che verranno. Ce la faremo. Ripartiremo a metà Aprile. Per Grace e per un sorriso che travolge.

Sergio Crocco”

 

PROMO “SORRISI E NOTE”

 

 

L’AFRICA DELLA TERRA DI PIERO

 

 

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