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Michael Jackson: 35 milioni di dollari per comprare il silenzio sui suoi abusi sessuali
Michael Jackson, secondo alcuni documenti riservati dell’Fbi avrebbe speso oltre 35 milioni di dollari per mettere a tacere almeno 24 ragazzini sui quali aveva compiuto molestie sessuali, per almeno 15 anni a partire dal 1989.
Gli abusi si sarebbero svolti nella tenuta del cantante, a Neverland, dove Jackson attirava gli adolescenti e abusava di loro, molti dei quali figli di amici o di suoi dipendenti.
Secondo i file nelle mani dell’Fbi, Jackson era un “omosessuale pedofilo“, consueto guardare porno in compagnia di ragazzini dei quali poi abusava. La star avrebbe molestato un bambino che era una famosa stella del cinema, e si sarebbe approfittato di altri bambini nel suo cinema privato, uno addirittura con il consenso della madre del piccolo.
Gli avvocati della famiglia Jackson hanno finora insistito che la star ha pagato solo la famiglia di Jordan Chandler, 13 anni, sul quale sarebbero stati commessi abusi nel 1993. Ma l’investigatore privato che ha parlato con il Sunday People afferma con tenacia che il cantante era “un predatore seriale di bambini“.
I file dell’Fbi conterrebbero i nomi di 17 ragazzini, incluso un ragazzo europeo e i figli di uno sceneggiatore, mentre alla famiglia di un famoso attore cinematografico vennero dati circa 596.300 dollari per non parlare con i media. A una cameriera di Neverland, invece, sarebbero stati pagati 2 milioni dollari per tacere le molestie subite dal figlio minore. In realtà i minori abusati sarebbero almeno 24.
Questi documenti, nonostante fossero noti dal 2002, non sono mai arrivati al processo per molestie sessuali del 2005 contro Michael Jackson, dove avrebbero fatto la differenza. A quattro anni dalla sua morte, la verità è certamente più difficile da accertare.
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