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Cocaina: due operai cosentini arrestati a Forlì per spaccio
FORLì – Stupefacenti, usura e bancarotta. Emigrati incensurati finiscono in manette.
Si tratta di un operaio metalmeccanico 41enne di Cosenza, residente a Sala (Bologna), e di un 33enne di Cassano Dello Ionio, colpiti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare di cocaina, tra l’ottobre del 2012 e lo scorso marzo. Le indagini sono partite in seguito alle rivelazioni di una 40enne. La donna, arrestata il 3 gennaio scorso dopo esser stata trovata con 9 grammi di cocaina divisi in dosi, aveva ricostruito un po’ il canale che portava la droga a Forlì. In questo modo il 9 marzo scorso si è arrivati all’arresto di B.G., anche lui di Cassano dello Ionio, coinvolto nel procedimento giudiziario relativo al crack del gruppo D’Elia, guidato dall’imprenditore Salvatore D’Elia. L’uomo è stato fermato mentre si trovava a bordo di un furgone all’esterno di un centro scommesse. Occultati sotto il parasole sono spuntati 10 grammi di cocaina in stato solido. Inevitabilmente a quel punto sono scattate le manette in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giudice Massimo De Paoli (pm Marilù Gattelli) ha convalidato l’arresto, condannato l’imputato con rito abbreviato ad un anno ed 4 mila euro di multa, disponendo gli arresti domiciliari da scontare nell’abitazione della moglie del 53enne. Il processo relativo al crack del gruppo D’Elia, guidato dall’imprenditore edile Salvatore D’Elia riguarda un’operazione su prestiti usurai e bancarotta preferenziale. Nel corso delle udienze Salvatore D’Elia è stato condannato a sette anni ed interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e legalmente per la durata della condanna. Gli inquirenti hanno scoperto che il 41enne cosentino arresta<to era il fornitore sia di B.G. che del 33enne. Giovedì mattina è stato lo stesso operaio ad indicare dove nascondeva la droga, 180 grammi di marijuana suddivisi in 4 involucri di hashish. Per questo motivo è scattato anche l’arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio.
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