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Autostazione, i bus non entrano più. Il capolinea diventa la strada (LE FOTO)

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Autostazione, i bus non entrano più. Il capolinea diventa la strada (LE FOTO)

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COSENZA – Le aziende private non vogliono pagare il pedaggio. E improvvisano le fermate fuori dalle corsie.

Da circa due settimane regna il caos in via Delle Medaglie D’oro. Bus parcheggiati al centro della carreggiata, viaggiatori che vagano in cerca dei mezzi, autisti che litigano con i vigili. Tutti i giorni. Soprattutto negli orari di punta. Ferrovie della Calabria, ente proprietario del piazzale, ha deciso di far pagare un euro di pedaggio per ogni bus che transita e staziona nella struttura. Una cifra simbolica che permetterebbe di non far gravare le spese per la pulizia, l’illuminazione e manutenzione del piazzale esclusivamente sulla società Ferrovie della Calabria. “E’ un atto di civiltà, – afferma un dipendente di Ferrovie della Calabria – il rifiuto dei privati a contribuire alle spese dimostra lo scarso senso civico delle aziende di trasporto sono solo cinque quelle che hanno aderito e pagano regolarmente. Le altre intascano i fondi pubblici, ma di pagare non ne vogliono sapere. Ignorano i disagi agli utenti, per solo un euro. E’ gravissimo”. A pagarne le conseguenze sono infatti i viaggiatori, soprattutto disabili e pensionati, che si ritrovano in un’autostazione deserta a dover cercare nel traffico la propria corsa.

 

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“Il capolinea del bus che prendo – spiega una pendolare ultracinquantenne – per andare al lavoro adesso è su viale Parco da lì devo venire qui a piedi e cercare di capire dove ha parcheggiato il pullman per Domanico. Sistematicamente perdo la coincidenza e dalle 17 devo aspettare la corsa delle 19 per rientrare a casa dopo una giornata di lavoro”. “E’ un problema di sicurezza – tuonano due studentesse – non ci possono scaraventare sulla strada con le macchine in corsa e farci salire in mezzo al traffico cittadino mentre fanno manovra gli altri autobus. E’ pericoloso. Che fanno aspettano che ci scappi il morto?”. Gli autisti schiacciati tra la dirigenza che diserta i pagamenti e l’utenza che reclama disservizi difendono la propria posizione. “Non è colpa nostra – sentenzia un conducente parcheggiato al centro di via delle Medaglie D’Oro – un euro per ogni bus che entra a fine mese diventa una spesa incisiva per l’azienda. Non avere un terminal in cui stazionare è un problema anche per noi. Dobbiamo litigare con i viaggiatori, con la polizia, con i vigili. Se non stiamo attenti le multe fioccano ed a pagarle siano noi autisti in prima persona”. E mentre i residenti esasperati chiedono di risolvere a breve la situazione, gli esercenti sono alla gogna. “Qui rischiamo di chiudere, – dichiara un barista – il caos che c’è da circa due settimane ci ha già messo in ginocchio. Abbiamo un decimo della clientela che avevamo prima che chiudessero la sbarra d’accesso all’autostazione. Chi deve pagare, chi non deve pagare per il piazzale non ci interessa. Noi vogliamo lavorare. Se l’alternativa fosse trasferire l’autostazione credo che il commercio in centro subirebbe un colpo letale. Devono mettersi d’accordo al più presto”.

 

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