Archivio Storico News
Evasione o lupara bianca? Il pentito Lo Giudice scompare dalla ‘casa segreta’
REGGIO CALABRIA – Nessuna traccia del boss.
A dare la conferma dell’irreperibilità del collaboratore di giustizia prima a capo dell’omonima cosca è la direzione distrettuale antimafia. Il pentito di ‘ndrangheta pare non sia più nella località protetta presso la quale stava scontando gli arresti domiciliari. Stamattina l’ex ras di Reggio Calabria avrebbe dovuto essere ascoltato come teste nell’udienza del processo Archi-Astrea sugli affari della cosca di Archi e i legami con i vertici della politica reggina nonché dei rapporti tra ‘Ndrangheta, Comune di Reggio Calabria e Regione Calabria. Il giudice Giuseppe Campagna ha però comunicato che l’uomo non sarebbe stato sentito per problemi tecnici nella traduzione al sito protetto da cui eseguire il collegamento in video conferenza. Lo Giudice rappresenta uno dei più importanti, quindi pericolosi, pentiti della ‘ndrangheta. Un personaggio scomodo da eliminare. Nel corso della sua collaborazione con gli inquirenti Lo Giudice si è autoaccusato delle bombe esplose sotto l’ufficio della Procura generale di Reggio Calabria nel gennaio 2010, sotto l’abitazione del pg Salvatore di Landro nell’agosto dello stesso anno, e del lanciarazzi fatto trovare a duecento metri dagli uffici giudiziari come segnale intimidatorio nei confronti dei magistrati reggini. Le autorità stanno attualmente indagando per rintracciare Antonino Lo Giudice. Vivo o morto.
Social