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Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente

“Think, eat, save”: pensa, mangia e risparmia, è il motto di quest’anno per l’iniziativa diventata un appuntamento costante dal 1972, quando venne proclamata a Stoccolma festività, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Ma come sta l’Ambiente? I dati, purtroppo, risultano preoccupanti sia a livello nazionale che globale.
I cambiamenti climatici, spiega all’Adnkronos Corrado Clini, direttore generale del ministero dell’Ambiente, «cominciano a manifestarsi seppur in modo non omogeneo in diverse aree del nostro pianeta. Ci sono dei segnali che si accompagno anche ad eventi climatici estremi con danni importanti e perciò la comunità scientifica internazionale continua a richiamare con più forza l’attenzione alla comunità degli stati, e quindi delle istituzioni ad assumere impegni urgenti». Dall’altro lato, aggiunge l’ex ministro, «le istituzioni, in particolare gli Stati, stanno negoziando un accordo che dovrebbe essere raggiunto entro il 2015 con una certa fatica e ancora con molte divergenze».
In Italia continua il consumo di terra (8 metri quadrati al secondo vengono impermeabilizzati), di aria (8 mila morti da smog), di acqua (230 litri a testa). Ogni anno nel mondo un terzo del cibo prodotto viene gettato. 
Andrea Segrè – professore ordinario di Politica Agraria Internazionale e Comparata dell’Università di Bologna e fondatore di Last Minute Market – porta avanti l’obiettivo di abbattere gli sprechi, a partire proprio da quelli alimentari che trascinano con sè il 3% dei consumi finali di energia in Italia.
A questo progetto – la riduzione dello spreco – sono dedicate anche le attività del Barilla center for food and nutrition che raccoglie informazioni su eventi, convegni e ricerca finalizzata alla produzione di cibo in modo sostenibile.

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