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La primavera piu’ strana degli ultimi 50 anni

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La primavera piu’ strana degli ultimi 50 anni

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Continua l’ondata di caldo anomalo che da oltre una settimana continua ad investire molte aree dell’est europeo, la penisola Scandinava e i territori della Russia europea fino alle coste affacciate sul freddo mare di Barents. Il vecchio continente, sotto l’aspetto climatico, continua ad essere spaccato a metà.

La legge della compensazione, in questo caso, sta ulteriormente inasprendo i divari termici fra l’est, sempre più caldo, e l’ovest, sempre piuttosto freddo per il periodo. Mentre l’Europa occidentale, in particolare Regno Unito, Francia e l’Italia settentrionale, viene investita da correnti di aria fredda, in discesa dalle latitudini artiche, poco più ad est, lungo il ramo ascendente dell’ampia saccatura artica che ha diviso l’Europa, aria molto più calda risale dall’entroterra desertico libico e egiziano oltre il circolo polare artico, investendo in pieno la regione scandinava e la Lapponia, con una ventilazione meridionale, dove i termometri sono già schizzati oltre i +20°C +22°C, con picchi di oltre i +23°C +24°C. Ma la cosa ancora più stupefacente sta nella rapida fusione del manto nevoso, con largo anticipo sulla normale tabella di marcia, fino ad oltre 1000 metri di quota. Anche nella fredda Lapponia la neve è stata fusa completamente, dopo giorni di caldo anomalo e temperature di oltre i +20°C +22°C. Il gran caldo proseguirà anche nei prossimi giorni, con valori ampiamente superiori rispetto alle medie del periodo. Basti pensare che nei giorni scorsi, nel cuore della Lapponia, oltre i 69°-70° di latitudine nord, i termometri sono schizzati oltre la soglia dei +21°C +22°C, con picchi di +23°C, persino +24°C.

Il veloce scioglimento della neve sulle Alpi Scandinave sta mettendo in difficoltà molti impianti sciistici, fra Norvegia e Svezia (paesi dove gli sport invernali sono i più praticati), che ora rischiano la chiusura anticipata, con pesanti ripercussioni anche in termini economici.

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