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Omicidio Corigliano: dove sono la tanica e il coltello?
COSENZA- E’ mistero sulle armi del delitto della piccola Fabiana.
Nel corso della perquisizione domiciliare eseguita nell’appartamento dei genitori di Davide non c‘è traccia del coltello con il quale il giovane avrebbe assassinato la ragazza. Dalle prime perlustrazioni nelle campagne della valle di Chiubicca non è emerso né il ritrovamento della tanica con la quale Davide avrebbe cosparso di benzina Fabiana prima di darle fuoco, né del coltello incriminato. Le armi sono sparite nel nulla. Con le ruspe i militari hanno scavato invano intorno all’area in cui si sarebbe consumato l’efferato eccidio e in cui il ragazzo ha dichiarato di avere abbandonato il coltellino. Un giallo nel dramma. Nonostante i gravi indizi di colpevolezza ai danni del fidanzatino della Luzzi mancano le prove schiaccianti che potrebbero suggellare la chiusura del caso con una ricostruzione completa dei fatti. I carabinieri continuano a rastrellare la vegetazione in cui è stato rinvenuto il corpo carbonizzato dell’adolescente, ma ancora delle armi del delitto non v’è traccia. Tra gli agrumeti che vanno dall’ex mattatoio comunale al torrente Coriglianeto i militari sperano di ritrovare la felpa indossata da Davide nel giorno del delitto. Sull’indumento potrebbero esservi tracce di sangue della giovane studentessa prove tangibili che risulterebbero nevralgiche nell’inchiesta, che ad oggi poggia solo sull’autoaccusa di Davide, per confermare la perizia autoptica ed incastrare il ‘bravo ragazzo’ dai buoni voti e il volto pulito.
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