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Aereo scomparso tra Lipari e Tropea, è ancora mistero

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Aereo scomparso tra Lipari e Tropea, è ancora mistero

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TROPEA – Tutto è cominciato circa 24 ore fa. Captato un segnale dalla stazione satellitare emergenza di Bari, scatta, a scopo precauzionale, il piano di emergenza nazionale previsto in caso di incidenti aerei.

L’area coinvolta è una delle zone marine più belle del nostro Sud Italia: lo specchio d’acqua tra Lipari, una delle perle delle isole Eolie, e Tropea, la località turistica più rinomata della Calabria, viene setacciato dalle motovedette della Guardia Costiera (anche da una nave mercantile in transito nei pressi dell’area di ricerca che viene fatta deviare appositamente) e da un mezzo aereo alla ricerca di un velivolo non identificato. Tra le ipotesi iniziali, la più accreditata sembrava facesse riferimento ad un velivolo spagnolo, eventualità non confermata dai primi riscontri delle agenzie di controllo italiana e spagnola del traffico aereo che non registravano alcuna irregolarità. Le ipotesi al vaglio riguardano o un piccolo aereo da turismo, la meno probabile da controlli effettuati, o il falso allarme. Le ricerche continuano, quindi, per verificare un possibile coinvolgimento di un aereo di piccole dimensioni e si stanno ancora realizzando dei controlli incrociati in attesa della conferma del falso allarme e della chiusura della fase di emergenza. Infatti, le autorità spagnole ed italiane sono ancora in contatto per stabilire se si tratti di un velivolo militare spagnolo, commento espresso perfino da un portavoce del Ministero della Difesa spagnola sull’accaduto. La situazione attuale circa la scomparsa del velivolo? Nessuna smentita. Nessuna conferma. La Guardia Costiera ha dichiarato che non e’ la prima volta che si verificano dei fatti del genere: in passato sono state ricevute segnalazioni satellitari simili poi rivelatesi erronee. Infatti, la centrale operativa delle capitanerie di porto non esclude che il falso allarme sia scattato da un mezzo aereo trasportato su una nave mercantile, trattandosi di un allarme definito in gergo “Costas-Sarsat”, scattato non in caso di richiesta di aiuto ricevuta direttamente da un pilota. Nel frattempo, a dirigere le operazioni di soccorso è la Capitaneria di Porto di Milazzo che sta concentrando le ricerche nell’area interessata. 

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