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Piazza Bilotti, 16 milioni per un cantiere: “Serve chiarezza”
COSENZA – Finchè c’è commissione, c’è speranza.
Una flebile luce che potrebbe salvare Cosenza dal megacantiere pluriennale, dai debiti in bilancio e dalla navicella spaziale in plexiglass che occuperebbe il centro città. La commissione Controllo e Garanzia chiede lumi in merito al progetto che stravolgerà il centro cittadino. Lo scetticismo nasce da quella famigerata perizia geologica “copia-incolla” di un documento stilato undici anni prima portò la Procura di Cosenza ad indagare sull’operato di Domenico Cuconato. Archiviato il caso lo stesso Cuconato appare in veste di dirigente dei lavori come firmatario dell’accordo con il quale il Comune di Cosenza, di fatto ‘vende’ l’ex piazza Fera per 28 anni alle ditte appaltatrici che potranno così goderedei proventi derivanti dalle soste automobilistiche, dalla cessione dello spazio per l’organizzazione di eventi e tutto ciò che ruota intorno al progetto. Un progetto che vede interessata un’area sotto la quale scorre da sempre un torrente e dove gli scavi, come avvenuto in diverse città d’Italia potrebbero risultare estremamente pericolosi per i palazzi limitrofi. La decisione presa all’unanimità dalla Commissione a seguito di un’audizione fiume del consigliere Paolini che da tempo chiede chiarimenti sul ‘progetto Bilotti’ non porterà al blocco dei lavori ormai al via, ma imporrà, si spera, la redazione di una nuova perizia geologica. Un’operazione che potrebbe provocare uno slittamento dei tempi nella realizzazione del megaprogetto di Occhiuto.
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