Conferenza stampa alla Camera organizzata dal capogruppo di Ap Maurizio Lupi per annunciare il rilancio dell’opera.
ROMA – Vogliono il Ponte sullo Stretto ad ogni costo e stanno impiegando tutte le energie di cui dispongono per raggiungere l’obiettivo. E così, dopo l’annuncio di Renzi che ha espresso l’intenzione di realizzare l’opera, oggi è toccato agli esponenti di Ap (Area popolare) riportare in auge l’argomento. Il capogruppo a Montecitorio Maurizio Lupi, attraverso una conferenza stampa alla Camera a cui hanno preso parte anche il leader di Ap e ministro dell’Interno Angelino Alfano ed il capogruppo al Senato Renato Schifani, ha annunciato il rilancio della realizzazione del Ponte sullo Stretto, con la proposta di legge a firma Maurizio Lupi, Enzo Garofalo, Scopelliti ed altri.
“La realizzazione del Ponte sullo stretto – ha spiegato Lupi – è per noi elemento fondamentale e strategico per il collegamento viario e ferroviario tra Sicilia e Continente, è stata bloccata per legge, e oggi noi rilanciamo il progetto presentando la indispensabile norma di legge necessaria a riattivarne la realizzazione. La proposta è quella di un percorso tecnicamente fattibile, con tempi certi, riduzione dei costi, trasparenza per l’affidamento degli appalti. E’ costituita dea un unico articolo con nove commi. Il ponte diventa una struttura prioritaria per lo sviluppo del Paese, si istituisce l’istituzione di un commissario per garantire la celerità, trasparenza e legalità dell’iter”. “Dobbiamo fare in modo che l’opera rientri tra le priorità strategiche del governo – afferma il capogruppo al Senato Renato Schifani -, cosa che finora ancora non c’è stata e che Alfano riporterà al centro della nostra iniziativa politica. Potremo concludere la legislatura con la realizzazione di questo grande lavoro. Non si deve ripartire da zero”.
Parola ad Alfano
Infine è toccato ad Alfano sponsorizzare l’opera. “A Renzi noi chiediamo di infrangere un altro tabù della vecchia sinistra, perché da soli non abbiamo la maggioranza per realizzare il Ponte sullo stretto. ci sono un sacco di soldi in ballo. Non voglio più sentire quelli che hanno il problema della rotta dei delfini o degli uccelli, con tanti ragazzi disoccupati che se ne vanno dalla Sicilia“, esorta il premier il leader di Ap Alfano. “Si tratta di un’opera di miliardi di euro, finanziata da privati, che rimette in moto l’economia, aiuta a fare guerra alla mafia e alla ‘ndrangheta con lo sviluppo occupazionale”, prosegue Alfano. “Tutta la scuola della vecchia sinistra che ha bloccato il Ponte perché diceva che era necessario ‘ben altro’, faccia proposte concrete – dice ancora il leader di Ap -. Noi facciamo la nostra battaglia per il Ponte, tutta la grande squadra del ‘ben altro’ si organizzi. Nel mondo sono stati fatti ponti di tutte le dimensioni senza lo stucchevole dibattuto ideologico che si è fatto da noi su un’opera pubblica razionale, utile, finanziata da privati, con imprese del nord che investiranno al sud. Un’opera che unisce l’Italia”. “Non si può certo pensare – conclude Alfano – che l’altra velocità si fermerà a Reggio Calabria, poi uno si tuffa a nuoto per attraversare lo stretto e poi l’alta velocità riparte in Sicilia. Non possiamo immaginare un serio programma di infrastrutturazione per il paese che non preveda il Ponte. Renzi ha detto che vuole fare questa opera, si compiano le incompiute e poi si avvii la più grande delle incompiute: il Ponte sullo stretto”.
Bianchi: “Ponte sullo Stretto darebbe ulteriore slancio al Governo”
Sulla vicenda è intervenuta anche Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e deputato del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc). “Il Ponte sullo Stretto – ha affermato – è una delle infrastrutture strategiche più importanti per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell’intero Paese. La sua realizzazione darebbe ulteriore slancio e vigore all’azione del nostro Governo per il Sud e marcherebbe la discontinuità con gli altri Governi”.
