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Festival del giornalismo: a Luigi Brindisi il premio Tobagi

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Festival del giornalismo: a Luigi Brindisi il premio Tobagi

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COSENZA – La Calabria fa notizia. E che bella notizia. La bella notizia di cui scrivo e che mi riempie di felicità, arriva da Perugia,

tempio del festival del giornalismo. Il mio amico e collega, Luigi Brindisi, brillante penna calabrese, cofondatore di Abmreport.it e con un passato nelle principali redazioni giornalistiche calabresi, ha vinto proprio in Umbria, il premio “Walter Tobagi”, ambito riconoscimento professionale della categoria. Luigi ce l’ha fatta, insieme ad altri giovani cololeghi: Vittorio Scagliarini, Allexis Paparo e Lucia Maffei. Il cronista calabrese, nativo di Castrovillari, e la sua “squadra”, hanno presentato un video di sei minuti dedicato alla vita del giornalista scomparso per mano delle brigate rosse il 28 maggio del 1980 a Milano, dove oggi è nata la scuola che “svezza” tanti giovani giornalisti. Il video era risultato finalista della settima edizione del concorso giornalistico “Una storia da raccontare” organizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo e dall’Associazione Ilaria Alpi e sostenuto da UniCredit. La giuria del concorso, che ha decretato all’unanimità la virroia di Luigi, era composta da: Arianna Ciccone (fondatrice Festival Internazionale del giornalismo) Dario Di Vico (giornalista de Il Corriere della Sera), Riccardo Iacona (giornalista e conduttore televisivo), Sara Paci (Associazione Ilaria Alpi) e Benedetta Tobagi (giornalista e scrittrice, figlia di Walter Tobagi). Presidente di giuria Maurizio Beretta (UniCredit). Al cofondatore di Abmreport.it ed ai suoi colleghi auguriamo che questo sia l’inizio di una serie di successi ed affermazioni in campo professionale e personale. Ad maiora semper, amico mio.

IL PROFILO – Luigi Brindisi è uno di quei giornalisti che la notizia nel sangue. Con lui ho condiviso piacevolmente sei anni di Calabria Ora. Sei anni nei quali s’è stabilito tra di noi un rapporto sincero, leale, corretto. Una sinergia lavorativa perfetta. lavorare con Luigi è stato davvero piacevole, soprattutto quando c’erano da “intercettare” notizie bombe di cronaca. E poi in Luigi ho sempre ammirato la passione, quella passione che gli ha trasmesso un nostro grande amico e collega: Alessandro Bozzo che aveva puntrato proprio sui Luigi, quando andò a dirigere la redazione della Provincia Cosentina di Castrovillari. Attento, puntiglioso, puntuale, determinato, scrupoloso, sono queste le caratteristiche che hanno permesso a Luigi di comquistare questo meritato riconoscimento. Sulla sua scheda, postata sul sito della scuola di giornalismo “Walter Tobagi”, Luigi scrive: “Sono nato nella terra che ha dato il nome all’intera Penisola, con la penna in mano. Piccolo per poter raccontare ciò che vedevo, invece dei pupazzetti mi divertivo con penne e carta in quantità “industriali”. Dagli scarabocchi alla scrittura il passo è breve e, dopo l“allenamento” (a otto anni invento il mio primo giornale fatto in casa, sul torneo estivo di calcio del paese della nonna), a sedici faccio sul “serio” e inizio con un quotidiano provinciale (La provincia cosentina). Vita di redazione di tre anni, prima di sei a Calabria Ora: senza scegliere, occupandomi di tutto. Nel frattempo mi avvicino alla fotografia senza lasciarla più. La lunga gavetta prosegue anche con l’esaltante esperienza del web (fondo nel 2011 una testata locale: abmreport.it) e oggi alla Scuola di giornalismo Walter Tobagi. Perché fare il giornalista “è meglio che lavorare” ma raccontare la realtà è un lavoro che non ha prezzo”. Luigi hai proprio ragione. Raccontare la realtà è un lavoro, mi permetto di aggiungere affascinante, che non ha prezzo.

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