Archivio Storico News
I rifiuti si accomodano sul divano
COSENZA – Prego accomodate, c’è posto … tra i rifiuti. Passeggiando lungo la centralissima corso d’Italia, non possono passare
inosservati, due grandi divani a tre e quattro posti, di diverso colore, abbandonati a fianco di un cassonetto dei rifiuti, pieno fino all’inverosimile. Così pieno che, più di qualcuno, per evitare di lasciare il suo sacchetto dell’immondizia, sul marciapiede o sul ciglio della strada, ha deciso di “cestinarlo” sui divani, prolunga quasi naturale del cassonetto. Ma non è solo la presenza dei due mobili a catturare l’occhio dei passanti, bensì le buste dell’immondizia sparpagliate nelle strade cittadine. Tra i tanti curiosi che si fermano per osservare i mobili e, prodursi anche in considerazioni relativi alla qualità della pelle e ai rivestimenti, c’è anche chi lancia un commento ironico sul perfetto funzionamento della raccolta… differenziata. “A Cosenza, la differenziata – osserva simpaticamente un passante – funziona benissimo”. Altri cittadini, non comprendendo il suo velo d’ironia, lo guardano con meraviglia. Lui, capisce che il suo commento non è stato percepito e, per spiegarsi meglio, rincara la dose. Polemica. “Voi – dice rivolgendosi ai presenti – vi meravigliate di questi due divani, da quasi un mese, vicino a casa mia, c’è una cucina, un frigorifero e un tavolo. La cucina e il frigo, progressivamente se la stanno smontando i rumeni, il tavolo è ancora lì. Per non parlare di come funziona la raccolta dei rifiuti. Fateci caso – osserva – ci sono strade dove, non si sa per quale motivo, la raccolta dei rifiuti, avviene, salvo sorprese, con svizzera puntualità. Peccato che sono solo poche le zone cittadine, dove avviene questo. Andate a fare un giro su via Caloprese, altezza della posta. Lì – continua – ci sono non uno, non due, ma ben quattro cassonetti e poche ore fa, erano uno più pieno dell’altro, cosi tanto che le buste erano ammassate intorno. Senza dimenticare – prosegue – via delle Medaglie d’Oro, via Guido Dorso o l’Autostazione. Identica situazione”. Uno dei presenti, ascolta l’uomo parlare. Lo sente e annuisce. “Ma lei, chi è?”. La risposta è immediata. “Ero sicuro che m’avrebbe fatto questa domanda. Sono solo un pensionato a cui piace camminare per la città ed ho un maledetto vizio, odio il degrado. E a Cosenza ne abbiamo tanto, forse troppo”. Il pensionato, toglie dalla tasca della sua giacca una macchina fotografica digitale. “Me l’hanno regalata e ho imparato ad usarla. Sono troppo vecchio per andare a catturare montagne, fotografare il mare, o le belle donne. E allora ho deciso di segnalare il degrado. Sapete quante foto ho mandato al Comune? Infinite. E ai giornali? Ancora di più. Ho fotografato di tutto: dall’erba alta, al verde incolto, dagli escrementi dei cani ai tombini rubati su viale Parco, dai cimiteri di auto alle villette abbandonate. Risultato nessuno. Siamo talmente abituati al degrado che, purtroppo, non fa più notizia”. Il pensionato mentre parla, scuote la testa. Si accorge di noi. Siamo fermi da un pò lì vicino. S’avvicina. “Scommetto che siete giornalisti. Allora se lo siete, voglio vedere se domani pubblicate le foto che ho fatto e che vi dò. Se riusciamo a far pulire le zone della città che ho fotografato, avremmo vinto tutti. Io ho fatto il mio dovere civico e voi un’ottima informazione”. Accettiamo. Ilo trasferimento di file è partito e completato. Una stretta di mano, un veloce saluto ed ecco l’articolo e le foto. Grazie signor Giovanni. Il resto lo lasciamo giudicare a voi.
Social